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Dolore cronico

Dolore cronico, un aiuto dal sonno e dalla vitamina D?

27/06/2017

Artrite, fibromialgia, mal di schiena e dolori mestruali. La gestione del dolore che caratterizza queste malattie croniche potrebbe trarre beneficio dall’assunzione di vitamina D e da una buona igiene del sonno. È la conclusione di una ricerca realizzata dall’Università Federale di San Paolo (Brasile) pubblicata su Journal of Endocrinology. Ne parliamo con il dottor Fabio Intelligente, anestesista coordinatore del servizio di Terapia antalgica per il Dolore Cronico di Humanitas.

La vitamina D è una componente molto importante per l’organismo, in particolare per la salute delle ossa e dei muscoli: «Già noto per il ruolo fondamentale nel metabolismo osseo, sembrerebbe svolgere unattività modulante nei processi infiammatori e influenzare, come indica anche questo studio, alcuni meccanismi del sistema nervoso centrale implicati nella percezione del dolore e nel ciclo sonno/veglia. Le dinamiche non sono ancora note con precisione ma si pensa che possa svolgere unattività modulante nei processi infiammatori e quindi con quei meccanismi di “comunicazione molecolare” e adattamento del sistema nervoso che oggi prendono il nome di neuroinfiammazione», aggiunge il dottor Intelligente.

(Per approfondire leggi qui: (Dolore cronico, uno stile di vita sano può aiutare a ridurre l’uso di farmaci”, vero o falso?)

«Com’è noto il sistema nervoso centrale e periferico regola il dolore con la complicità del sistema immunitario. Questo partecipa ai processi infiammatori che contribuiscono ad aumentare la sensibilità al dolore che prendono il nome di iperalgesia (aumentata sensibilità ad avvertire uno stimolo dolorifico) e allodinia (percezione di dolore anche per stimoli non dolorosi). Di recente, la scarsa efficienza del riposo e i disturbi del sonno sono stati associati tanto alliperalgesia quanto alle variazioni dei livelli di vitamina D, a sua volta correlata a condizioni dolorose croniche come la fibromialgia e le malattie reumatiche».

Vitamina D, sonno e terapia del dolore

«Secondo questo studio – spiega lesperto – differenti condizioni associate ad una ridotta qualità del sonno sarebbero associate a bassi valori di vitamina D e che l’assunzione di vitamina D migliorerebbe la qualità del sonno; dall’altra parte è noto come ridotti valori di vitamina D ed una ridotta qualità del sonno predisporrebbero ad un aumento della sensibilità al dolore. Sonno, dolore e metabolismo della vitamina D potrebbero essere correlati: è plausibile ipotizzare che i circuiti neuronali che si attivano per regolare il ritmo sonno/veglia e la percezione del dolore potrebbero avere delle vie in comune potenzialmente sensibili ai livelli di vitamina D».

(Per approfondire leggi qui: Dolori articolari, i benefici di curcuma e zenzero. Guarda il video)

Per questi motivi un’adeguata assunzione della vitamina, associata a una buona igiene del sonno, potrebbe avere un ruolo terapeutico non solo per i disturbi del sonno ma anche per la prevenzione e il trattamento delle condizioni dolorose. Come suggeriscono i ricercatori, una combinazione tra supplementi e sonno di qualità potrebbe ottimizzare lefficacia dei trattamenti del dolore cronico: «Le indicazioni sono interessanti anche se non sappiamo il valore-soglia di vitamina D tale per cui l’assunzione potrebbe essere vantaggiosa. In ogni caso il suggerimento è quello di assicurarsi un livello adeguato di vitamina D con la dieta e soprattutto con lesposizione al sole, senza esagerare per evitare i rischi associati allazione dei raggi ultravioletti», conclude il dottor Intelligente.

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