Il sonno è una necessità fondamentale per tutti. Gioca un ruolo vitale nella nostra salute e nel benessere generale. La qualità del nostro sonno notturno ha un impatto diretto sul nostro stato durante il giorno: un sonno di cattiva qualità può influenzare negativamente il nostro pensiero, le prestazioni lavorative, la capacità di apprendimento e le relazioni interpersonali.
Però, nonostante il sonno sia una necessità comune sia per i maschi sia per le femmine, l’esperienza del sonno può differire tra i due sessi.
Ne parliamo con la dottoressa Filomena Cosentino, neurologa presso i centri medici Humanitas Medical Care.
Il sonno nelle fasi della vita femminile
Il sonno varia da persona a persona e anche in base al sesso. Anche se i processi fisiologici del sonno notturno sono generalmente simili tra maschi e femmine, esistono differenze significative nel modo in cui le femmine dormono, dovute a fattori ormonali e costituzionali. Queste variazioni si evidenziano in diverse fasi della vita femminile:
- Durante la pubertà, si osserva un aumento della fase di sonno non-REM, conosciuta come sonno profondo o ristoratore.
- Nell’età fertile, il sonno subisce modifiche legate al ciclo mestruale. In particolare, nella fase luteale, che dura circa 14 giorni dall’ovulazione alle mestruazioni, si riscontra un aumento del tempo necessario per addormentarsi, una riduzione del sonno profondo e una maggiore frammentazione del sonno, in parte dovuta ai crampi premestruali, a differenza della fase follicolare, che va dal primo giorno del ciclo fino all’ovulazione.
- In caso di gravidanza, specialmente nell’ultimo trimestre, il sonno diventa molto frammentato, influenzato anche dal peso e dalle difficoltà a trovare una posizione confortevole.
- Durante la menopausa, avvengono cambiamenti nei livelli di progesterone nel sangue, che possono favorire l’insorgenza di disturbi del sonno come le apnee notturne. Questi problemi possono essere ulteriormente esacerbati dall’aumento di peso che spesso accompagna questa fase della vita.
Sonno: le differenze tra maschi e femmine
Le donne, confrontate con gli uomini della stessa età, tendono a dormire per un periodo totale più lungo, ma impiegano più tempo per addormentarsi e presentano una quota inferiore di sonno a onde lente, che corrisponde alle fasi 3 e 4 del sonno profondo, il più ristoratore. Nonostante alcuni parametri di sonno siano migliori rispetto a quelli degli uomini, le donne percepiscono più frequentemente una qualità del riposo inferiore.
La diversa percezione del sonno tra i sessi può essere parzialmente spiegata da fattori come l’ansia e la depressione, che sono statisticamente più comuni nelle femmine e possono influenzare negativamente la qualità del sonno.
Inoltre, ci sono alcune condizioni che meritano attenzione come possibili cause di un sonno disturbato e non ristoratore. Tra queste, la sindrome delle gambe senza riposo, un disturbo neurologico che provoca una sensazione di irrequietezza e la necessità di muovere le gambe; l’anemia sideropenica, che può essere causata dalle perdite ematiche durante il ciclo mestruale; la fibromialgia; i disturbi respiratori notturni, come russamento e apnee, che possono essere più comuni in seguito all’aumento di peso tipico della post-menopausa.