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Spondilite anchilosante, quali sono i segnali d’allarme?

07/06/2017

La spondilite anchilosante è una malattia infiammatoria che interessa prevalentemente la colonna vertebrale ma che può interessare anche altri distretti dell’organismo, portando alla definizione di spondiloartrite. Quali sono i segnali d’allarme che potrebbero farci pensare a questa malattia reumatica? L’abbiamo chiesto al professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e Immunologia clinica di Humanitas e docente all’Università degli Studi di Milano.

Per la spondilite anchilosante la diversa incidenza tra i sessi è peculiare: «È tra le poche malattie reumatiche infiammatorie a prediligere il sesso maschile. I suoi sintomi esordiscono in età giovanile, tendenzialmente tra i 20 e 30 anni di età», ricorda il professore.

Quali sono i suoi fattori di rischio?

«L’unico fattore di rischio riconosciuto associato alla malattia è la presenza di un gene, l’HLA B27. Tuttavia non tutti i pazienti con spondilite anchilosante lo presentano; inoltre si tratta di un gene riscontrabile fino al 10% circa della popolazione generale, quindi anche in soggetti sani. Pertanto non può essere considerato un certo marcatore diagnostico della malattia».

(Per approfondire leggi qui: Artrite, dolore e rigidità al mattino i campanelli d’allarme)

I primi segnali d’allarme riguardano naturalmente la schiena: «Il sintomo principale è la lombalgia. La sua natura è infiammatoria e il mal di schiena tende a peggiorare con il riposo e a migliorare con il movimento», spiega lo specialista.

Diagnosticare la spondilite anchilosante il prima possibile è fondamentale per gestirne la progressione. Il suo trattamento negli ultimi anni ha conosciuto un’importante novità: «Le possibili sequele a lungo termine riguardano sempre la motilità articolare con la possibile formazione di solchi intervertebrali che irrigidiscono le articolazioni. Tuttavia, grazie ai successi della ricerca, è più raro vedere pazienti con la cosiddetta “colonna a canna di bambù”. Il merito – conclude il professor Selmi – è dell’introduzione dei farmaci biologici anti-Tnf ed ora anti-IL17 che hanno rivoluzionato le possibilità di intervento per la spondilite anchilosante».

(Per approfondire leggi qui: Artrosi e artrite, quali consigli per l’alimentazione? Guarda il video)

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