1. Cosa sono i probiotici

Di probiotici ne esistono decine e decine di specie, e possono essere tanto batteri quanto lieviti. Secondo la definizione condivisa nel mondo scientifico i probiotici sono organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite. Il termine probiotico deriva dall’unione di due termini, uno latino e uno greco: “pro” e “bios”, ovvero “a favore della vita”. L’alimento che ne contiene di più è lo yogurt ma i probiotici sono disponibili anche sotto forma di integratori.

2. Probiotici vs batteri nocivi?

Come il microbioma anche i microorganismi che lo proteggono hanno attirato negli ultimi anni l’attenzione dei ricercatori di tutto il mondo. I dati sull’efficacia dei probiotici nel trattamento e nella prevenzione di malattie a carico dell’intestino, e non solo, non sono però ancora definitivi. Un aiuto dei probiotici può arrivare per la prevenzione della diarrea. Quando si assumono degli antibiotici, questi farmaci possono aumentare il rischio di produrre feci liquide. Aggiungere probiotici al trattamento può ridurre questo rischio, così come quello di sviluppare l’infezione da Clostridium difficile, un battere che può causare diarrea ma può avere conseguenze anche più gravi Il rischio di infezione aumenta proprio quando l’equilibrio del microbioma è alterato. I probiotici potrebbero fare da scudo contro i “batteri cattivi” e svolgere azione riequilibratrice.

3. Probiotici e intestino

L’irritazione e l’infiammazione sono due condizioni che possono interessare l’intestino. In caso di sindrome dell’intestino irritabile che beneficio possono dare i probiotici? Secondo il National Health Service inglese i probiotici, in alcuni pazienti possono rendere più tollerabili due dei sintomi tipici della sindrome, ovvero il gonfiore e la flatulenza. Anche alcuni sintomi dell’intolleranza al lattosio, come crampi e flatulenza, sarebbero alleviati dall’assunzione di alcuni probiotici come il Lactobacillus acidophilus.

Per quanto riguarda l’infiammazione cronica, un particolare probiotico si è dimostrato utile in caso di rettocolite ulcerosa. Questo probiotico aiuta a mantenere la remissione della malattia di grado lieve e moderato. Inoltre i probiotici potrebbero prevenire la pouchite, un’infiammazione che rappresenta una complicanza dell’intervento di ricostruzione dell’ultimo tratto di intestino (la pouch, appunto) dopo l’asportazione del colon sempre in caso di rettocolite ulcerosa.

4. Cosa sono i fermenti lattici

Anche i fermenti lattici sono batteri e lieviti. Sono microorganismi di origine umana che svolgono un’azione probiotica sempre benefica per l’intestino e per l’equilibrio della flora intestinale. Sono sostanze che producono acido lattico grazie alla fermentazione enzimatica di alcuni zuccheri solubili.

Anche in questo caso lo yogurt è fonte regina dei fermenti lattici, presenti anche nel latte fermentato. Grazie ai fermenti lattici questi prodotti possono essere consumati anche da chi è intollerante al lattosio: i batteri qui presenti sono infatti in grado di metabolizzare il lattosio.

5. Cereali integrali, banane e cicoria: i prebiotici

Cereali integrali, banane, aglio e cipolla, miele, carciofi e cicorie. In questi alimenti naturali è possibile trovare i prebiotici, sostanze non digeribili dall’organismo che favoriscono la crescita e l’attività dei “batteri buoni” rispetto a quelli nocivi. I prebiotici possono essere considerati la benzina dei “batteri buoni” del tratto intestinale. Introducendoli ne sosteniamo la funzione e quindi riduciamo il rischio di disturbi intestinali. Possiamo consumare questi alimenti o assumere integratori, ma in quest’ultimo caso è bene rivolgersi al medico.