Asmatici da piccoli, obesi da adolescenti? Secondo una ricerca americana i bambini colpiti da asma avrebbero il 50% di probabilità in più di diventare obesi crescendo, fino all’adolescenza. Lo studio, realizzato dalla University of Southern California, è stato pubblicato su American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.
Nello studio sono stati analizzati i dati di 2171 bambini che frequentavano l’asilo o il primo anno di scuola. Nessuno di loro era obeso e il 13,5% soffriva di asma. Nei successivi 10 anni, il 15,8% dei bambini sarebbe diventato obeso.
La relazione restava valida dopo aver corretto i dati dai possibili fattori confondenti come il sovrappeso o l’esposizione al fumo passivo. Tuttavia lo studio, come fanno sapere i suoi autori, presenta alcune limitazioni come il fatto che la diagnosi di asma fosse riferita dai genitori dei bambini e che i ricercatori non abbiano tenuto conto dell’alimentazione seguita dai più piccoli.
(Per approfondire leggi qui: Obesità infantile, Oms: 41 milioni di bambini hanno problemi di peso)
Un dato importante emerso dalla ricerca è che l’uso di farmaci contro l’asma riduceva del 43% il rischio di sviluppare obesità. Ma solo i farmaci di pronto intervento e non quelli per controllare l’infiammazione e impedire gli attacchi d’asma (controller). Un dato, quest’ultimo, che ha sorpreso gli stessi ricercatori e che merita un ulteriore approfondimento.
Dati ancora non conclusivi su associazione tra asma infantile e obesità
Sono diversi gli studi epidemiologici che negli ultimi decenni hanno evidenziato la coesistenza di asma bronchiale e obesità in età infantile. Si tratta di studi in cui la diagnosi di asma, come lo studio in oggetto, si basa sulla sintomatologia riferita dal bambino e dai genitori; in realtà, nei casi in cui i dati sono stati rianalizzati effettuando dei test funzionali (esame spirometrico in primis), si osservava che molti bambini considerati asmatici in realtà non lo erano.
Questo può non sorprenderci se pensiamo come un bambino obeso rispetto a uno normopeso possa avvertire maggiormente una sensazione di dispnea soprattutto durante l’esercizio fisico per l’aumentato lavoro respiratorio dovuto ai chili in eccesso. Sono quindi doverosi studi per capire se i bambini obesi hanno un maggiore rischio di sviluppare asma o i bambini asmatici hanno una maggiore probabilità di diventare obesi o entrambe le cose.
Un adulto obeso fa più fatica a respirare
È invece noto come ci sia un legame tra l’obesità e l’asma bronchiale nel paziente adulto. Il tessuto adiposo produce mediatori (adipochine) che influenzano l’infiammazione delle vie aeree nel paziente asmatico peggiorandola e quindi determinando un asma di grado più severo e di difficile controllo. Inoltre il lavoro necessario per respirare nel paziente obeso è maggiore, soprattutto durante l’attività fisica, per cui si crea un circolo vizioso in cui il paziente fa fatica a muoversi e si muove sempre meno peggiorando il grado di obesità. Inoltre ricordiamo che l’obesità può condizionare l’insorgere di patologie quali sindrome delle apnee ostruttive del sonno e reflusso gastroesofageo che con meccanismi diversi peggiorano il controllo dell’asma.
È importante comunque tenere sotto controllo lo stato di salute dei bambini con asma e indirizzarli verso uno stile di vita utile a prevenire l’obesità. È importante sospettare l’asma bronchiale nel bambino che lamenta facile affaticamento, tosse, sibili, soprattutto se esiste una familiarità (uno o più genitori con asma e/o allergie), e trattarlo efficacemente secondo l’indicazione del pediatra o pneumologo di fiducia. Infatti il bambino deve essere libero di muoversi senza accusare dispnea, è indicata l’attività fisica regolare al fine di combattere la sedentarietà e lo sviluppo di obesità negli anni a venire.