Il Black Friday è sbarcato anche in Italia. Sempre meno in sordina, negli ultimi anni questa giornata di sconti originaria degli Stati Uniti sta facendo parlare di sé anche da noi. I grandi marchi internazionali, le catene di negozi, tanto online quanto nei propri punti vendita sul territorio, hanno aderito all’iniziativa offrendo merce scontata per una sola giornata, in alcuni casi per l’intero weekend. Per i consumatori italiani è l’occasione per aprire il portafogli e approfittare delle offerte alla vigilia dei consueti saldi stagionali di inizio anno. Ma il Black Friday è anche l’ennesima fonte di stress?

Fare a gomitate con chi vuole accaparrarsi quell’ultimo capo d’abbigliamento su cui hai messo gli occhi, fare lunghe file prima di entrare in camerino, saltare da un negozio all’altro per non perdersi tutte le occasioni sono altrettanti motivi di tensione, disagio e magari di frustrazione?

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Il Black Friday cade ogni anno negli Stati Uniti l’ultimo venerdì di novembre, il giorno dopo il Ringraziamento e alla vigilia del Cyber Monday, un lunedì di sconti concentrati solo sui prodotti di elettronica. In Italia la popolarità del “venerdì nero” è cresciuta grazie alle offerte dei colossi dello shopping online. Ma dal web gli sconti sono arrivati anche in vetrina e quindi oggi i negozi che hanno sposato l’iniziativa saranno presi d’assalto.

Tra gli avventori ci saranno i “ladri di occasione” che si faranno prendere dalla grande eccitazione del Black Friday, ma questo venerdì potrebbe diventare un pretesto per spendere per chi è affetto dalla sindrome da shopping compulsivo, un vero disturbo psicopatologico caratterizzato da un impulso irresistibile e incontrollabile a fare acquisti.

Per chi si farà prendere dalla “frenesia da shopping” come evitare lo stress?

«Se la causa sono le file e le resse nei negozi, il rischio si azzera evitando di entrare nei punti vendita e nei centri commerciali, magari dedicandosi solo agli acquisti online», afferma la dottoressa Emanuela Mencaglia, psicologa e psicoterapeuta dell’ospedale Humanitas. «In alternativa si può affrontare la giornata con le idee chiare: fare una lista delle cose che si vogliono comprare e sapere già in quali negozi trovarle o magari fissare un budget che limiti le possibilità di fare shopping».

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Con qualche piccolo accorgimento si potrà dunque trasformare il Black Friday da una possibile fonte di stress a una certa fonte di appagamento, «grazie ad acquisti mirati di quegli articoli individuati tempo fa che non si riusciva ad acquistare perché troppo cari. L’affare rende esclusivo l’acquisto. Sembra che questa sensazione di appagamento – conclude la dottoressa – sia giustificata dall’attivazione di alcune aree cerebrali quando si osserva un oggetto desiderato, come suggerito da alcuni ricercatori dell’Università di Stanford. In uno studio di qualche hanno fa s’è visto come il solo guardare l’oggetto dei desideri attivasse le aree deputate alla produzione di dopamina, neurotrasmettitore del benessere e della soddisfazione».