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Cervello, ragazzo torna a parlare grazie a uno “switch” tra gli emisferi

01/08/2016

Uno “switch”, un “passaggio”, tra emisfero sinistro ed emisfero destro nel cervello ha reso possibile il recupero della parola in un ragazzo che aveva perso la facoltà del linguaggio. Il caso è stato illustrato sulla rivista Brain and Language ed è stato seguito da ricercatori delle università di Udine e Torino e del centro per il recupero cognitivo Puzzle.

Il protagonista è un ragazzo di 19 anni nato in Romania e arrivato in Italia all’età di 7 anni, pertanto bilingue. A causa di un incidente stradale era stato colpito da trauma cranico; oltre a gravi difficoltà cognitive e motorie, aveva perso l’uso della parola. Nel giro di 4 mesi, spiegano i ricercatori, l’emisfero sinistro del cervello del ragazzo si era completamente distrutto. Dopo l’incidente è iniziata la riabilitazione fisioterapica, logopedica e neuropsicologica con un intenso programma sperimentale creato su misura e durato circa 5 anni, dal 2011 al 2016.

(Per approfondire leggi qui: Cervello, stressati e insonni? Salute mentale a rischio)

Sebbene la riabilitazione sia stata portata avanti in italiano, il ragazzo è riuscito a recuperare anche l’uso del rumeno, la sua lingua madre. Oggi parla bene entrambe le lingue mostrando lievi sintomi di afasia (ovvero della perdita della capacità linguistica). Grazie alle risonanze magnetiche funzionali si è visto come una parte dell’emisfero destro del cervello fosse coinvolta nella produzione di parole nelle due lingue. È il primo caso al mondo, riferiscono i ricercatori, in cui l’emisfero destro supplisce quello sinistro, sostituendosi ad esso nel recupero di funzioni precedentemente elaborate dall’emisfero sinistro. Un vero è proprio “switch”.

Se una funzione è “disattivata” in un emisfero potrebbe essere riacquistata dall’altro

«Lo studio conferma quanto emerso da altre ricerche sulla cosiddetta plasticità cerebrale, la cui esistenza è stata dimostrata tanto con studi operatori quanto di imaging ormai da qualche anno. Tra questi gli studi di Marco Catani pubblicati su Cerebral Cortex o dell’università di Montpellier in Francia», ricorda il professor Lorenzo Bello, responsabile di Neurochirurgia oncologica dell’ospedale Humanitas.

(Per approfondire leggi qui: Lo sai che dopo i 60 anni imparare una lingua straniera ringiovanisce il cervello?)

«La plasticità del cervello fa riferimento alla sua continua capacità di riorganizzarsi strutturalmente nel tempo. Le funzioni cerebrali non dipendono tanto da aree specifiche ma da circuiti bilaterali. Pertanto la plasticità non è fissa e quindi se una funzione viene “disattivata” da un lato può essere riacquistata dall’altro. Un processo questo – conclude il professore – tipico più del cervello femminile che maschile».

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