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Nel “DAS”, la pasta per modellare, c’erano fibre di amianto

30/12/2015

Il “DAS” conteneva fibre d’amianto. Una versione della celebre pasta modellante commercializzata in Italia ed Europa fino a 40 anni fa, aveva al suo interno questo minerale, alla cui esposizione è stato associato il rischio di cancro. A rilevarne la presenza è stato un gruppo di ricercatori dell’Ispo, l’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica di Firenze, dell’Azienda Sanitaria e dell’Università di Firenze.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Scandinavian Journal of Work environment and Health. La versione di “DAS” monitorata dai ricercatori è stata prodotta in Italia dal 1963 al 1975 dalla Adica Pongo di Lastra a Signa, vicino Firenze, azienda chiusa dal 1993. Secondo i ricercatori circa 55 milioni di confezioni di “DAS” contenenti amianto sono state commercializzate in Italia e all’estero in 13 anni, dall’Olanda all’Inghilterra alla Germania. A usare questa pasta simile alla creta, dunque, sono state generazioni di bambini e insegnanti nelle scuole, ma anche artigiani. 

L’amianto era presente nel 30% del DAS

Esposti all’amianto sono stati anche i lavoratori dell’azienda. Il loro contributo è stato importante per realizzare lo studio. I ricercatori, inoltre, hanno consultato le fatture dell’acquisto dell’amianto, oggi depositate nell’Archivio di Stato di Torino insieme alla documentazione del produttore, l’Amiantifera di Balangero, una cava d’amianto. Grazie a test d’analisi condotti su alcuni campioni originali di “DAS” è stata rilevata la presenza di amianto nel 30% circa dei campioni analizzati.

(Per approfondire leggi qui: Amianto killer: le armi contro il mesotelioma)

Il “DAS” è stato brevettato dall’italiano Dario Sala nel 1962; la sigla deriva proprio dalle iniziali del suo nome. Almeno per i primi quattro anni, sottolineano i ricercatori, il prodotto era venduto in polvere e, miscelandolo con acqua, si otteneva la pasta da modellare. Poi fu commercializzato fino al 1975 come pasta, ma sempre contenente amianto.

L’amianto è cancerogeno

Come riferisce uno degli autori della ricerca all’Ansa, “il rischio era maggiore quando il ‘DAS’ era venduto in polvere”. Chi ha in casa oggetti fatti con questo materiale rischia qualcosa? “Se si polverizzasse uno di questi oggetti ci sarebbe un ‘rischio di esposizione’ che non significa rischio di contrarre malattie tumorali a causa dell’amianto“, risponde lo scienziato.

(Per approfondire leggi qui: Mesotelioma, lotta al killer dell’amianto)

Come riferisce l’Organizzazione mondiale della Sanità in un documento del 2014, l’amianto è una sostanza cancerogena, “in tutte le sue forme”. L’esposizione all’amianto, continua l’Oms, è causa di tumore al polmone, alla laringe, alle ovaie e anche del mesotelioma, una neoplasia della pleura e, ancora, di altre patologie come l’asbestosi. Sono 125 milioni le persone esposte a questo minerale sul posto di lavoro, dice l’organizzazione internazionale.

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