Stai leggendo Onde d’urto, ecco perché sono efficaci anche nella rigenerazione dei tessuti

Featured

Onde d’urto, ecco perché sono efficaci anche nella rigenerazione dei tessuti

03/11/2015

Il processo di rigenerazione dei tessuti stimolato dalle onde d’urto ha ora meno segreti. La stimolazione con onde d’urto, infatti, sarebbe in grado di modulare anche l’attività dei macrofagi, cellule del sistema immunitario innato, coinvolte nel processo di guarigione dell’infiammazione e nella rigenerazione dei tessuti. «La scoperta è frutto della preziosa collaborazione, all’interno dell’Humanitas Research Hospital, con il team di ricerca del professor Massimo Locati, direttore del Leukocyte Biology Laboratory», spiega la dottoressa M. Cristina d’Agostino, specialista ortopedico e responsabile del Centro Terapia e Ricerca Onde d’Urto dello stesso istituto.

La ricerca, pubblicata di recente sulla rivista scientifica International Journal of Surgery, ha analizzato per la prima volta in laboratorio gli effetti dell’azione delle onde d’urto sui macrofagi. «I macrofagi – spiega la dottoressa d’Agostino – sono cellule importanti del sistema immunitario innato, in grado di guidare ed orchestrare i processi di rigenerazione e rimodellamento dei tessuti. Ebbene, i risultati del nostro studio evidenziano che tale azione è positivamente regolata dall’azione delle onde d’urto».

(Per approfondire leggi qui: Tendine, il futuro della riabilitazione è nelle onde d’urto)

«Le ricerche degli ultimi anni sul sistema immunitario innato ed i meccanismi correlati all’infiammazione hanno evidenziato come, in realtà, l’infiammazione di per sé stessa possa essere considerata “benigna”, dal momento che è utile ai fini della guarigione. Esiste poi una forma che potremmo definire “maligna”, quando diventa persistente, quindi patologica, talora quale preludio alla fibrosi dei tessuti».

Che ruolo hanno i macrofagi in relazione all’infiammazione?

«I macrofagi sono cellule molto particolari, che presentano due diversi profili di “attivazione”: uno che promuove l’infiammazione ed uno che invece la contrasta. Dagli studi condotti in laboratorio dal professor Locati ed il suo team di ricercatori è emerso in primo luogo che le onde d’urto non hanno alcuna influenza sui cosiddetti macrofagi “quiescenti”, ovvero non attivati. Se invece i macrofagi sono già orientati verso l’infiammazione, lo stimolo delle onde d’urto a bassa intensità li spegne, ovvero li disattiva. Ma non è tutto: le onde d’urto, infatti, se applicate invece sui macrofagi già in fase pro-risolutiva, cioè impegnati nel guarire l’infiammazione, hanno effetto positivo su questa azione, il cui risultato finale sarebbe pertanto potenziato».

(Per approfondire leggi qui: Sportivi, la pubalgia si cura con le onde d’urto!)

Dopo il primo impiego per il trattamento dei calcoli renali, a partire dai primi anni ’90, l’uso delle onde d’urto si è allargato fino al trattamento delle patologie dell’apparato muscolo scheletrico. Più recentemente le onde d’urto si sono mostrate efficaci nell’ambito della rigenerazione cutanea, per accelerare cioè il processo di guarigione di piaghe, ulcere e ferite.

«Si è scoperto che le onde d’urto sono in grado di indurre nelle cellule la produzione di fattori di crescita e di altri mediatori biochimici utili alla rigenerazione dei tessuti. Ed ora questa ricerca aggiunge un tassello in più alle conoscenze già acquisite sul funzionamento e sull’efficacia delle onde d’urto, aprendo ulteriori prospettive terapeutiche», conclude la dottoressa d’Agostino.

(Per approfondire leggi qui: Onde d’urto: domani potranno rigenerare anche il cuore?)

 

Onde d’urto, articoli correlati:

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita