Cervello, quale relazione con gli ormoni femminili?

Il funzionamento del cervello delle donne è regolato anche dagli ormoni, in particolare testosterone ed estrogeni. In questo viaggio nel cervello femminile la professoressa Michela Matteoli, responsabile del Programma di Neuroscienze dell’ospedale Humanitas e direttore dell’Istituto di Neuroscienze del CNR, illustra la relazione tra ormoni e cervello.

In che modo gli ormoni femminili sono coinvolti nel funzionamento del cervello?

«Gli ormoni femminili controllano lo sviluppo del cervello già durante lo sviluppo prenatale: controllano la crescita dei neuriti, ovvero i prolungamenti dei neuroni; il processo di formazione delle sinapsi, ovvero i contatti tra i neuroni; la formazione della melina, cioè la guaina che riveste i prolungamenti neuronali e che facilita la diffusione del segnale elettrico, e la plasticità, ovvero la base neuronale del processo di apprendimento. Nel cervello l’amigdala e l’ippocampo contengono alti livelli di recettori per gli estrogeni e il progesterone».

Anche le variazioni dei livelli ormonali nel corso della vita della donna si riflettono sulla funzionalità del cervello. Un’importante modificazione del livello di ormoni avviene dopo il parto quando un numero considerevole di donne lamenta la cosiddetta Depressione post-partum.

C’è un legame tra depressione post parto, ormoni e cervello 

«Dopo il parto – risponde la specialista – i livelli di estrogeni si riducono di 100-1000 volte in un periodo di pochi giorni. Uno studio che ha esaminato il cervello femminile dopo il parto ha dimostrato un improvviso aumento dei livelli di un enzima (la monoamminossidasi di classe A – MAOA). Questo enzima degrada alcuni neurotrasmettitori, ovvero le molecole che mediano il trasferimento d’informazione da un neurone all’altro, tra cui la serotonina. Come conseguenza, la serotonina verrebbe quindi degradata in misura maggiore ed è noto che una riduzione dei livelli di serotonina è associato a patologie di tipo depressivo. Si ritiene che sia proprio il calo di estrogeni durante la prima settimana post-partum a innescare l’improvviso aumento dell’enzima che potrebbe spiegare l’umore depresso che la maggioranza delle madri mostra in questo periodo».

(Per approfondire leggi qui: Cervello, la gravidanza lo cambia per sempre)

Cosa avviene invece durante il ciclo mestruale?

«Molte donne lamentano emozioni di tipo negativo, quali irritabilità, impulsività, umore depresso, prima del ciclo mestruale. Questa condizione è stata recentemente classificata come vera e propria forma patologica denominata sindrome premestruale o disturbo disforico premestruale. È interessante il fatto che una sostanza neurotrofica prodotta nel nostro cervello, il BDNF, viene prodotta in modo alterato nel corso della sindrome disforica premestruale. Il BDNF è un fattore che è ormai stato associato in maniera chiara alla depressione. Non a caso i farmaci antidepressivi agiscono aumentando i livelli di serotonina e quelli di BDNF», conclude la professoressa.

(Per approfondire leggi qui: Sindrome premestruale: come la si affronta)

 

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