Stai leggendo Donare il sangue, un gesto indispensabile per la salute di tutti

Featured

Donare il sangue, un gesto indispensabile per la salute di tutti

13/06/2015

Donare il sangue una sola volta salva fino a tre vite. Un gesto alla portata di tutti, sicuro e solidale, di fondamentale importanza in ambito sanitario. Domenica 14 giugno si celebra la Giornata mondiale del donatore di sangue, promossa dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Lo slogan scelto per questa edizione è “Grazie per aver salvato la mia vita”. Un’occasione per ringraziare i volontari che hanno scelto di donare il sangue, ma anche per sensibilizzare i possibili donatori e incrementare così la disponibilità di sangue in tutto il mondo. Tra offerta e domanda c’è un solco profondo che l’Oms vorrebbe colmare rendendo stabili e regolari le donazioni dei gruppi di volontari.

Un’altra sfida lanciata dall’agenzia dell’Onu è l’abolizione definitiva entro il 2020 delle donazioni a pagamento o effettuate da parenti e amici. Ben 72 Paesi dipendono da queste persone per oltre il 50% delle donazioni di sangue. I volontari, sottolinea l’Oms, sono il gruppo di donatori più sicuro dal momento che la prevalenza delle infezioni trasmesse per via sanguigna è la più bassa. In Italia il numero di donatori ha superato il milione e 700mila. Ogni anno nel mondo si effettuano circa 108 milioni di donazioni di sangue: la metà nei Paesi a basso e medio reddito dove vive però l’80% della popolazione. Negli Stati più poveri a beneficiare delle trasfusioni di sangue sono in particolare i bambini al di sotto dei 5 anni, mentre nei Paesi più avanzati i destinatari sono gli ultra 65enni.

«Chi dona il sangue salva la vita del prossimo. Donare il sangue è un gesto importantissimo non solo per chi ne ha bisogno ma anche per tutti noi, per garantire a chiunque la possibilità di essere trattato adeguatamente in caso di necessità». Il dottor Michele Lagioia, direttore sanitario di Presidio dell’ospedale Humanitas sottolinea l’importanza della donazione del sangue: «Senza trasfusioni e senza donazioni non è possibile programmare attività e operazioni chirurgiche altrimenti non eseguibili, come i trapianti di midollo. Oltre che in ambito chirurgico, il sangue donato è un importante elemento terapeutico per il trattamento di diverse patologie come i trapianti di midollo, le anemie, le patologie nefrologiche croniche».

Come si riesce a garantire il fabbisogno di sangue su tutto il territorio nazionale?

«Lo Stato e le Regioni si sono dotate di centri di compensazione del fabbisogno di sangue, degli eccellenti presidi che riescono a colmare le differenze tra domanda e offerta di sangue. In alcune regioni, infatti, la domanda eccede l’offerta o viceversa. In questo modo si correggono anche quei fisiologici difetti di donazioni ad esempio subito prima o subito dopo l’estate. Così si garantiscono i fabbisogni eventualmente non soddisfatti dalle donazioni locali», risponde il dottor Lagioia.

«Negli anni le linee guida hanno determinato una contrazione del fabbisogno di sangue rispetto al volume di attività in cui le donazioni sono necessarie: se ne usa di meno ma si curano più persone. Questo perché – conclude lo specialista – si cerca di ottimizzarne l’uso».

 

Sangue, articoli correlati:

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita