Il sangue rappresenta circa il 7% del peso corporeo totale (circa 4-6 litri scorrono nel nostro corpo) ed è composto da plasma, un fluido principalmente formato da acqua ma arricchito da proteine e nutrienti, e da elementi corpuscolari come globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Ognuno di questi svolge funzioni specifiche: i globuli rossi trasportano ossigeno alle cellule del corpo e rimuovono l’anidride carbonica; i globuli bianchi fanno parte del sistema immunitario e sono fondamentali nella difesa contro le infezioni; le piastrine sono essenziali nel processo di coagulazione del sangue.
Nonostante ciò, il sangue non è identico per tutti. Esistono infatti quattro principali gruppi sanguigni: A, B, AB e 0 (zero). Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Daniela Lambertenghi, ematologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care De Angeli a Milano.
I diversi gruppi sanguigni
Il gruppo sanguigno è determinato geneticamente e viene identificato grazie a specifiche molecole chiamate antigeni, che si trovano sulla superficie dei globuli rossi.
Nel sistema AB0 (ABzero), i gruppi sanguigni sono classificati in quattro categorie principali: A, B, AB e 0.
Il gruppo A ha l’antigene A sui globuli rossi e anticorpi anti-B nel sangue.
Il gruppo B presenta l’antigene B sui globuli rossi e anticorpi anti-A nel sangue.
Il gruppo 0 non possiede antigeni, ma ha sia anticorpi anti-A che anti-B.
Il gruppo AB, invece, presenta entrambi gli antigeni A e B sui globuli rossi, ma è privo di anticorpi.
Oltre agli antigeni AB0, il gruppo sanguigno può essere classificato in base al fattore Rh. Se è presente l’antigene Rh D, il gruppo è considerato Rh positivo; in caso contrario, è Rh negativo. Di conseguenza, ciascun gruppo sanguigno può appartenere a una delle seguenti otto combinazioni:
- A Rh D positivo (A+)
- A Rh D negativo (A-)
- B Rh D positivo (B+)
- B Rh D negativo (B-)
- 0 Rh D positivo (0+)
- 0 Rh D negativo (0-)
- AB Rh D positivo (AB+)
- AB Rh D negativo (AB-).
Qual è la compatibilità tra i gruppi sanguigni?
Quando si effettua una trasfusione di sangue o un trapianto di organo, è importante che il sangue del donatore sia compatibile con quello del ricevente.
Se il sistema immunitario non riconosce il sangue come “proprio”, può reagire producendo anticorpi. Questi anticorpi si legano agli antigeni presenti sui globuli rossi, causando l’agglutinazione e la distruzione di questi ultimi, una reazione potenzialmente pericolosa.
Il gruppo A può ricevere sangue dal gruppo A e dal gruppo 0.
Il gruppo B può ricevere sangue dal gruppo B e dal gruppo 0.
Il gruppo AB può ricevere sangue dal gruppo A, dal gruppo B, dal gruppo AB e dal gruppo 0.
Il gruppo 0 può ricevere dal gruppo 0.
Le persone con sangue Rh+ possono ricevere sangue Rh+ e Rh-.
Le persone con sangue Rh- possono ricevere solo sangue Rh-.
Donare il sangue: perché è fondamentale
La donazione di sangue è una scelta volontaria. Deve essere effettuata in modo regolare, responsabile, anonimo e senza alcun compenso. Donare sangue è un gesto concreto di solidarietà che può contribuire a salvare vite umane.
Esistono due principali tipi di donazione: la donazione di sangue intero e la donazione di emocomponenti. Nella prima, si prelevano circa 450 grammi di sangue intero utilizzando una sacca multipla in PVC, che permette di separare successivamente il sangue nei suoi tre principali componenti: concentrato di globuli rossi, concentrato piastrinico e plasma. Oggi, però, le trasfusioni di sangue intero vengono riservate solo a casi specifici, preferendo invece l’uso separato dei singoli emocomponenti.
La trasfusione può essere di tipo omologo, quando donatore e ricevente sono persone diverse, o autologo, quando il donatore e il ricevente coincidono. Quest’ultimo metodo è impiegato principalmente come profilassi in interventi chirurgici programmati ad alto rischio di emorragia.
Il sangue donato viene utilizzato in diversi ambiti: a scopo terapeutico, ad esempio in caso di anemie acute, talassemie o leucemie; a scopo profilattico, come prima di una terapia chemioterapica o di un intervento chirurgico; e in situazioni di emergenza, come ustioni, incidenti con importanti perdite di sangue o complicanze ostetriche.
Anche per il donatore ci sono dei benefici. Viene infatti sottoposto periodicamente a una serie di controlli, test specifici e visite mediche, che monitorano il suo stato di salute. In questo modo, il donatore è incentivato a mantenere uno stile di vita sano e consapevole.