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Cellule staminali adulte, quando la differenziazione arriva al termine

05/06/2015

Le cellule staminali adulte sono presenti in molti e forse in tutti gli organi dei mammiferi, anche se il loro numero si riduce probabilmente con l’età. “In passato si riteneva che soltanto i tessuti soggetti a continuo ricambio (sangue ed epiteli, come quelli della mucosa dell’apparato gastrointestinale, della cute, delle vie aeree, ecc) possedessero cellule staminali necessarie per sostituire con nuove cellule differenziate le cellule perdute quotidianamente durante tutta la vita dell’individuo, e questo ragionamento tendeva a spiegare anche come questi tessuti fossero quelli principalmente soggetti a patologie di tipo proliferativo (tumori). Al contrario i tessuti le cui cellule non si rinnovano o si rinnovano con estrema lentezza nel corso della vita adulta – come accade ad esempio nel caso del muscolo scheletrico e cardiaco, o del tessuto nervoso – erano ritenuti privi di cellule staminali e, quindi, prevalentemente soggetti a patologie di tipo degenerativo”. A spiegare cosa siano le cellule staminali adulte e a raccontare un po’ della loro storia è il prof. Gianluigi Condorelli, Responsabile dell’Area di Ricerca Cardiovascolare dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano): “A differenza di ciò che si riteneva in passato, nell’ultima decade la comunità scientifica è stata invece in grado di dimostrare che anche in alcuni tessuti formati da cellule ritenute ‘perenni’ esistono cellule staminali tissutali, in particolare in alcune aree del cervello e nel muscolo scheletrico (cellule satelliti)”. Infine, conclude lo studioso, in altri tessuti “perenni”, come quello cardiaco, “è stato sì determinato che esiste effettivamente una minima quota di cellule che proliferano nel corso di tutta la vita dell’individuo, ma se questo sia dovuto alla presenza di cellule staminali tissutali o a una residua capacità proliferativa delle cellule mature del cuore (cardiomiociti) è tuttora argomento di (acceso) dibattito scientifico”.

Il dizionario della ricerca

cellula staminale: staminale una cellula che si divide dando origine a due cellule diverse tra loro, una cellula figlia uguale alla cellula madre (e che come quest’ultima conserva le caratteristiche di staminalità, ovvero la capacità di dividersi all’infinito) e un’altra cellula figlia diversa – definita ‘progenitore’ – che, anche se è in grado di dividersi numerose volte, non può più farlo indefinitamente e prima o poi tutta la sua progenie si differenzierà in un solo tipo di cellula (cellula staminale unipotente) o in alcuni tipi di cellule differenziate (cellula staminale multipotente)

staminali adulte: cellule già specializzate in un unico tipo cellulare. Sono presenti in molti e forse in tutti gli organi dei mammiferi, anche se il loro numero sembrerebbe tendere a ridursi con il progredire dell’età

staminale unipotente: cellula staminale in grado di differenziarsi in un solo tipo di cellula specializzata (cellula della pelle, cellula del cervello, ecc)

staminale multipotente: cellula staminale in grado di differenziarsi in alcuni tipi di cellule 

cellule staminali totipotenti: sono le cellule staminali in grado didifferenziarsi in tutti i tipi di tessuti dell’organismo umano

Nelle puntate precedenti:

Nelle prossime puntate:

  • Le multipotenti indotte e le staminali tumorali: le “novità” degli ultimi 10 anni
  • Cellule staminali: gli attuali utilizzi a livello terapeutico
  • Staminali e prospettive terapeutiche: cosa ci riserva il futuro? 

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