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Zucchero, ecco l’app per scoprire il contenuto di cibi e bevande

14/01/2016

Scoprire quanto zucchero è presente in cibo e bevande per limitarne il consumo. Nasce con questo obiettivo l’app “Change4Life Sugar Smart” lanciata da Public Health England, un’agenzia del Ministero della Salute inglese.

Basta scansionare il codice a barre ed ecco che lo smartphone rivela il contenuto di zucchero di oltre 75mila prodotti espresso in grammi o zollette (1 zolletta equivale a 4 grammi). “Change4Life Sugar Smart”, scaricabile gratuitamente dai principali servizi di app, è stata pensata principalmente per i genitori. Come riferisce l’agenzia inglese, i bambini fra i 4 e i 10 anni d’età consumano infatti troppo zucchero, ben tre volte le quantità giornaliere raccomandate: 19 gr da 4 a 6 anni e 24 gr da 7 a 10 anni (28 dagli 11 anni in su). Già con una lattina di Cola e le sue 9 zollette (quindi 36 gr di zucchero), continua l’agenzia, si superano queste soglie.

(Per approfondire leggi qui: Expo: lotta all’obesità nella Carta di Milano)

Sono proprio le bevande zuccherate, proprio come le bevande gasate ma anche succhi di frutta ed energy drinks a contribuire per il 30% all’apporto quotidiano di zucchero. Tuttavia anche il consumo di altri alimenti nasconde insidie, ad esempio i cereali zuccherati per la colazione o lo yogurt altrettanto zuccherato.

Ma perché è importante tenere sotto controllo il consumo di zucchero?

Troppo zucchero è un fattore di rischio di sovrappeso e obesità, ma anche diabete, carie dentali e malattie cardiache.

(Per approfondire leggi qui: Obesità, 1 milione di casi in meno con meno zuccheri nelle bevande)

«Considerato che la principale causa di obesità infantile, nella società occidentale, è l’elevato consumo di bevande zuccherate, l’utilizzo di un’applicazione che permetta facilmente ai genitori di vedere il contenuto di carboidrati semplici negli alimenti potrebbe aiutare a prevenirla», sottolinea la dottoressa Sara Testa, dietologa del Centro Obesità dell’ospedale Humanitas.

(Per approfondire leggi qui: Obesità infantile, da cosa è provocata?)

«Inoltre – suggerisce la specialista – anche nelle scuole bisognerebbe educare i ragazzini a consumare frutta fresca come snack al posto di merendine e bevande zuccherate gassate o succhi di frutta. Dovrebbero essere banditi, sia negli ospedali sia nelle scuole dell’infanzia, i distributori di bevande dolci e snack, sostituendoli con distributori di frutta e verdura di stagione».

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