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Prevenzione

Contraccezione, una donna su quattro si affida a metodi poco sicuri

27/09/2016

Per molte coppie italiane la “prima volta” non sempre fa rima con responsabilità. Meno della metà delle ragazze under 25 non ha utilizzato alcun metodo contraccettivo in occasione della prima esperienza sessuale. Affidarsi a metodi contraccettivi non efficaci può comportare il rischio di incorrere in una gravidanza non desiderata per 1 coppia su 4.

Sono alcuni dei dati che la Sigo, la Società italiana di Ginecologia e Ostetricia, ha diffuso in occasione del World Contraception Day, la Giornata mondiale della Contraccezione del 26 settembre.

Come rilevato in una recente indagine della Sigo, il 42% delle giovanissime non si è protetta con la contraccezione durante la prima esperienza sessuale; il 43% ha scelto il preservativo, l’1% il cerotto o l’anello e solo il 14% la “pillola”. Rispetto a un’indagine del 2010 è stato riscontrato un aumento del 5% delle ragazze che sfuggono ad alcuna forma di protezione per la “prima volta”.

(Per approfondire leggi qui: Pillola, occhio alla circolazione)

Ma i comportamenti poco responsabili, quando si parla di sessualità e contraccezione, non interessano solo le giovanissime. Sempre la Sigo afferma che in Italia un quarto delle donne in età fertile utilizza sistemi poco sicuri per evitare gravidanze indesiderate: il 17,5% ricorre al coito interrotto, il 4,2% ai metodi naturali e il 3,1% alla “buona sorte” o ad altri rimedi. Solamente al coito interrotto è associato un rischio del 22% che la donna resti incinta. Il preservativo resta il metodo contraccettivo a cui le ragazze fanno maggior ricorso, seguito dai contraccettivi ormonali, usati nel 16,2% dei casi, un dato fra i più bassi d’Europa.

Quali sono i metodi contraccettivi?

  • Il preservativo, «un ottimo metodo anticoncezionale purché usato correttamente», dice la la dottoressa Elena Zannoni, ginecologa e responsabile del Servizio di Chirurgia conservativa ed endoscopica di Humanitas. «Tra l’altro è anche utilissimo nella prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse», aggiunge la specialista;

(Per approfondire leggi qui: Preservativo, vendite in calo per lo scudo contro Hiv, herpes e gonorrea)

  • La pillola estroprogestinica, «il metodo anticoncezionale più sicuro che presenta inoltre vantaggi aggiuntivi rispetto alla contraccezione come il controllo del ciclo e la diminuzione del dolore mestruale»;
  • La spirale intrauterina che però «non è però adatta a tutte le donne, dovendo essere inserita nell’utero (dallo specialista) con un piccolo intervento ambulatoriale»;
  • Esistono infine i cosiddetti metodi “fit&forget”, ovvero “metti e dimentica”: sistemi intrauterini, dispositivi al rame o impianti sottocutanei.

La Sigo segnala anche l’anello vaginale che la donna può inserire autonomamente in vagina, utilizzabile per tre settimane con una settimana di intervallo e il cerotto a rilascio transdermico, applicato il primo giorno di flusso mestruale e sostituito ogni 7 giorni per 3 settimane, con una quarta settimana di intervallo;

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