Togliere il tappo di cerume, attenzione al fai-da-te

Il tappo di cerume che ostruisce il condotto uditivo dell’orecchio è un problema comune. Il cerume, infatti, viene prodotto dalle ghiandole ceruminose e sebacee poste nella parte esterna del canale uditivo per proteggere l’orecchio dall’ingresso di materiale esterno come batteri, funghi, ma anche polvere o acqua, e per evitare che il canale uditivo si secchi.

In alcuni casi, produzione eccessiva di cerume, uso scorretto del cotton fioc oppure malattie della cute che limitino il self cleaning dell’orecchio, il cerume ristagna e si accumula nel condotto. Si forma il tipico “tappo”. La soglia uditiva si abbassa, si percepisce l’orecchio ovattato, la voce sembra rimbombare in testa, si sentono ronzii strani, molto più raramente si può avvertire un certo senso di instabilità posturale.

La prima tentazione è quella di far da sé: il cono di cera e paraffina che si acquista in farmacia o parafarmacia è uno dei metodi più utilizzati. Ma attenzione, spiega Luca Malvezzi, specialista dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria in Humanitas, «il cono di cera è un imbroglio. Il bruno che si osserva non è cerume, ma il prodotto di combustione della paraffina con cui è fatto. E se sfortunatamente questo prodotto cola nel condotto uditivo toglierlo può diventare molto complicato».

 

L’orecchio, un organo delicato

Non bisogna considerare il cerume come effetto della scarsa igiene personale. «A volta l’accumulo di cerume è secondario alla ridotta capacità di self-cleaning, vale a dire di quel meccanismo che consente una pulizia “automatica” del condotto – spiega Malvezzi –. Questo accade ad esempio nei pazienti con psoriasi oppure con semplici dermatiti del condotto».

Ma c’è anche un’altra cattiva abitudine da segnalare. «L’utilizzo reiterato del cotton fioc spinto fino all’interno del condotto uditivo e non, come sarebbe giusto, solo per la pulizia esterna del padiglione auricolare, peggiora il problema. Il cotton fioc non “crea” il tappo spingendo in fondo il cerume, come spesso si sente dire, ma danneggia il meccanismo di “auto-igienizzazione” radendo l’apparato pilifero della cute del condotto uditivo, vale a dire le minuscole strutture che in condizioni normali spingono fuori il cerume permettendo l’ottimale lubrificazione interna dell’orecchio».

 

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Dott. Luca Malvezzi: