Stai leggendo Star bene a tavola: in estate è di moda il piatto unico

Prevenzione

Star bene a tavola: in estate è di moda il piatto unico

19/07/2005

Associa in un’unica portata diversi principi nutritivi. Ma quali sono i piatti migliori? Come e quando consumarli?  

Di moda, sano e vecchio quanto il mondo. Stiamo parlando del piatto unico, molto in voga di questi tempi in cui fare in fretta è diventata la regola cui tutti dobbiamo cedere, ma decisamente non nuovo. Già ai tempi della preistoria, infatti, l’uomo aveva capito che mescolando legumi, cereali, carne o pesce si poteva ottenere un cibo gustoso e rigenerante.
Nel corso dei secoli, però, il piatto unico ha assunto un significato di povertà, perché a consumarlo era chi non aveva molte possibilità economiche, e così è un po’ caduto in disgrazia. Fino ai nostri giorni, quando i piatti unici della nostra tradizione fanno capolino su tutte le tavole, dai bar dei veloci pranzi di lavoro, agli esclusivi ristoranti alla moda.
Ma quali sono le qualità dei piatti unici? Quali sono i migliori? Come e quando consumarli per trarne i maggiori vantaggi dal punto di vista nutrizionale e della linea?
“Il piatto unico, come dice il nome – spiegano i dietisti di Humanitas Gavazzeni di Bergamo – associa in un’unica portata diversi principi nutritivi: i carboidrati (che in genere derivano dai cereali tipo pasta, riso, polenta o farro), proteine (dalla carne, dal pesce o dai legumi), grassi (dall’olio), fibre e vitamine (dalle verdure e/o dai legumi). E proprio per questo rappresenta un pasto completo”.
Gli esempi di piatto unico nella nostra tradizione culinaria sono infiniti, dalla polenta con la carne o il formaggio, alle zuppe di cereali e riso, alle zuppe di pesce, ai risotti con i legumi o con i frutti di mare, alla pasta al ragù, fino ad arrivare alla pizza.

Occhio alla linea
Portare in tavola uno di questi piatti fa bene alla salute e non influisce negativamente sulla linea, a patto di rispettare alcuni accorgimenti. “Innanzitutto bisogna limitare i piatti unici più ricchi di grassi (come ad esempio la polenta con il formaggio o con il brasato o la pizza), consumandoli 1-2 volte a settimana al massimo. Inoltre bisogna stare attenti alle porzioni. Se va bene mangiare un piatto di circa 70-80 grammi di pasta condita con circa 50-60 grammi di pesce, ad esempio, aumentando le dosi sia dei cereali sia del condimento le calorie crescono a dismisura”. E’ chiaro, poi, che il piatto unico resta tale: non deve cioè entrare a fare parte di un pasto completo al posto del primo o del secondo. Altrimenti, l’apporto di calorie tocca veramente le stelle.

Insalatone, piatti misti e pizza
Che dire dei piatti unici che si consumano a pranzo, al bar o al self-service, tipo insalatone o “piattini misti”? “L’idea di base è corretta perché queste pietanze possono apportare carboidrati, proteine, grassi e verdure in modo proporzionato. Bisogna però ancora una volta fare attenzioni alle quantità e soprattutto agli abbinamenti”. Nelle insalatone, ad esempio, è sbagliato mescolare formaggio, prosciutto e tonno in scatola perché l’apporto di grassi e calorie diventa esagerato. Meglio quindi scegliere quelle che, oltre all’insalata e alla verdura, offrono un solo ingrediente “proteico”, come la mozzarella, il tonno, o i gamberetti, condendo il tutto con poco olio (specie se c’è già quello del tonno).
Lo stesso vale per i piattini. Via libera a prosciutto o bresaola o mozzarella e verdure, ma non ai mix di insaccati e formaggio o alla cotoletta fritta con le verdure.
Anche per la pizza bisogna fare dei distinguo: sì alla margherita o a quella con le verdure, meglio evitare, invece, quella con prosciutto, salame e salsiccia.

La dieta dissociata
Un’ultima interpretazione del piatto unico è quella della dieta dissociata, che prevede di mangiare pasta o riso con verdure a mezzogiorno e carne, pesce, uova o formaggio con verdure la sera. “In questo modo si può mantenere con più facilità la linea, non tanto per una questione di dissocazione degli alimenti, ma perché in genere si finisce per mangiare di meno. Inoltre mangiare un piatto di pasta con della verdura a pranzo è decisamente più salutare del solito panino”.

Di Silvia Rosselli

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita