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Mammografia digitale, con le donne e per le donne

01/04/2013

In Humanitas Mater Domini è in funzione la prima apparecchiatura installata in Lombardia in grado di studiare la mammella a “strati”, con grandi vantaggi per le donne e per le diagnostiche senologiche che le riguardano

 

Il tumore della mammella è una malattia in costante aumento, anche tra le giovani donne, sempre più curabile grazie al miglioramento delle terapie, ma anche alla maggiore sensibilità al tema diagnosi precoce. Prevenzione, nuove tecniche diagnostiche, terapeutiche e approccio multidisciplinare, sono infatti le principali armi per combattere questa neoplasia.

Nell’ambito della diagnostica senologica, Humanitas Mater Domini è attualmente il primo Istituto Ospedaliero in provincia di Varese e tra i pochi in Italia ad avere installato un mammografo digitale diretto dotato di tomosintesi, ultima novità in tema di prevenzione.

 

L’indagine diagnostica della tomosintesi

«La tomosintesi è un’indagine diagnostica che permette di accertare tumori al seno in fase precocissima. La tomosintesi consente di studiare la mammella a “strati”, ossia il seno viene scomposto in tante sezioni dello spessore di un millimetro con il vantaggio di poter osservare e valutare ogni piano del seno», spiega la dottoressa Elena Bellotti, Capo Sezione della Diagnostica Senologica di Humanitas Mater Domini.

La tomosintesi è molto efficace nello studio dei seni densi, come spesso si presentano quelli delle giovani donne, seni che sono più difficili da “leggere” e che possono generare dubbie interpretazioni diagnostiche. Grazie a questa tecnica, l’analisi diventa dettagliata tanto da essere in grado di individuare lesioni anche molto piccole, che risulterebbero invisibili con l’esame tradizionale.

Da qui l’importanza della tomosintesi nell’ambito della diagnosi precoce e il suo essere parte integrante di uno screening senologico accurato e “pensato per le donne”.

 

Il mammografo digitale diretto

«Il mammografo digitale diretto offre la possibilità di rivoluzionare la mammografia, che rimane sempre l’esame fondamentale dello screening della mammella, innovando in modo significativo i paradigmi dell’imaging. Combinando le immagini convenzionali acquisite a due dimensioni con la tomosintesi tridimensionale multistrato si possono evidenziare più chiaramente quelle sottili alterazioni che indicano la presenza di un tumore mammario anche di piccolissime dimensioni, migliorando decisamente l’accuratezza diagnostica», afferma il dottor Luca Crespi, Responsabile del Servizio di Diagnostica per Immagini dell’Istituto.

Per la donna i vantaggi sono numerosi. Fondamentale è l’innovativo sistema di rilevazione che permette una minore erogazione di radiazioni. Grazie al sistema digitale, inoltre, il radiologo ha la possibilità di elaborare il contrasto delle immagini, aumentando così il potere di risoluzione diagnostico. La compressione della mammella, infine, è automatica: grazie a un sofisticato sistema di sensori, la compressione del seno viene modulata in base alle esigenze di ogni singola donna, in modo da rendere l’esame meno fastidioso possibile.

“Con le donne e per le donne”, Humanitas Mater Domini diventa parte integrante e attiva di un percorso di prevenzione senologica più accurato e mirato, in grado di garantire un’indagine completa e sicura.

 

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