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Muscoli, le proteine della carne fanno bene come quelle vegetali?

15/03/2017

Legumi o bistecca, per i muscoli sarebbe lo stesso. Che provengano da fonti vegetali o animali, le proteine possono aiutare i muscoli a restare forti e in salute nonostante gli anni che passano. Conclude così una ricerca pubblicata su The American Journal of Clinical Nutrition. Ricercatori della University of Massachusetts (Stati Uniti) hanno analizzato i dati riferiti a poco meno di tre mila uomini e donne da 19 a 72 anni di età. I partecipanti hanno risposto a delle domande sulle loro abitudini alimentari. Di questi più dell’80% dei partecipanti centrava la quantità raccomandata giornaliera di proteine, ovvero 0,8 gr di proteine per kg di peso corporeo (ad esempio 60 gr per una persona che pesa 75 kg).

Sulla scorta delle risposte dei partecipanti sono state identificate sei fonti di proteine: cibo “fast food” e derivati del latte interi, pesce, carne rossa, pollo, latte scremato e legumi. Massa e forza muscolare dei quadricipiti, i muscoli anteriori delle cosce, erano maggiori negli individui che abitualmente introducevano più proteine, più della dose giornaliera raccomandata.

(Per approfondire leggi qui: Sport ed età che avanza, attenti alla sarcopenia!)

«Le proteine sono grandi biomolecole costituite da catene polipeptidiche formate da aminoacidi uniti insieme da un legame peptidico che, durante il processo di digestione, viene scisso allo stesso modo, indipendentemente dalla natura animale o vegetale della proteina stessa. Per quanto riguarda la loro natura, per il nostro organismo non fa alcuna differenza se le proteine siano di origine animale o vegetale», ricorda la dottoressa Barbara Baroni, medico della Riabilitazione ortopedica dell’ospedale Humanitas. «A conferma di ciò – continua – nel mondo dello sport, esistono body builder vegani che assumono proteine di derivazione esclusivamente vegetale. Non bisogna dimenticare che nell’alimentazione vegetale la quantità di cibo da assumere deve essere maggiore per ottenere lo stesso apporto proteico fornito da una dieta ricca di carne. In senso generale 100 gr di carne forniscono un quantitativo proteico maggiore rispetto a 100 gr di verdura».

Per contrastare la sarcopenia, ovvero la perdita di massa muscolare, correlata all’età cosa si può fare?

«La sarcopenia è strettamente legata, ma non solo, all’esercizio fisico in quanto condurre una vita attiva con attività sportiva costante e regolare permette di contrastare il processo naturale di perdita di massa muscolare. Tutto però deve essere correlato allo stato di salute ed all’età. Rifacendosi allo studio in questione, essendo la forbice dei soggetti arruolati molto ampia, 19-72 anni, è difficile standardizzare la tipologia di attività fisica e l’apporto proteico necessario, data la diversità dei soggetti presi in esame. I giovani in buona salute possono dedicarsi a sport più intensi e impegnativi come per esempio il sollevamento pesi, o attività fisica a elevato impatto muscolo-scheletrico. Queste attività per essere svolte devono essere supportate a livello nutrizionale da un maggiore introito proteico, a garanzia di un supporto valido e adeguato per la crescita muscolare».

E per le persone anziane? 

«Lo sport è fondamentale per mantenere il benessere psicofisico e prevenire molte patologie. Anche l’osteoporosi viene contrastata dall’attività sportiva perché aumenta il contenuto minerale delle ossa con riduzione del rischio di fratture. Se non vi sono patologie in atto tali da sconsigliarli, è bene effettuare regolarmente esercizi aerobici di leggera intensità; basta camminare per qualche chilometro alcune volte alla settimana o eseguire attività a corpo libero, meglio in gruppo iscrivendosi a corsi collettivi, per migliorare non solo la struttura muscolare e ossea ma anche per favorire la socializzazione e la vita relazionale. L’invecchiamento sarà così più equilibrato e lento in quanto l’anziano non solo trarrà beneficio fisicamente, ma avrà anche un miglior atteggiamento nei confronti del proprio corpo che, nonostante l’età, si dimostrerà ancora efficiente ed attivo».

(Per approfondire leggi qui: Il tempo passa ma i muscoli restano “giovani”: merito del fitness)

«In conclusione – precisa la specialista – dieta e attività fisica non possono essere standardizzate ma devono essere personalizzate tenendo conto delle caratteristiche del soggetto preso in esame (età, sesso, comorbilità, ecc.) e degli obiettivi che si vogliono perseguire».

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