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Hiit o Tabata? È boom per i super-esercizi

16/12/2014

Tutti pazzi per il Tabata e per l’High intensity interval training (Hiit). Programmi di allenamento che promettono muscoli e addominali “super” e di far perdere molte taglie in poche settimane. Ma fin dove arriva la validità scientifica dei principi di base di questi metodi oggi sulla cresta dell’onda? Approfondiamo l’argomento con i professionisti di Humanitas.

 

Bisogna fare alcune distinzioni fondamentali che riguardano i fondamenti di questi metodi. Il concetto di “intervallo”, vale a dire quello di alternare una parte di attività fisica a bassa intensità a una a più alta intensità ha ricevuto validazioni scientifiche da parte di più studi. Tuttavia se parliamo di programmi di allenamento strutturati che promettono di dare con pochi minuti di allenamento risultati sorprendenti e di lunga durata, come quelli molto di moda in questo momento, bisogna fare delle puntualizzazioni.

 

Metodi per “superman” che vanno bene per tutti?

Dai tutorial scaricabili dal web al passaparola nelle palestre, il successo di questi allenamenti è garantito anche dalla leggenda che li vorrebbe alla base dell’addestramento di corpi militari scelti.

È bene precisare che quando si fa riferimento ai programmi di allenamento militari, generalmente si parla di soggetti con capacità fisiche sopra la media, per i quali le esercitazioni in palestra sono una piccola parte di un addestramento più ampio. Si tratta di esercizi per “superman” e bisogna andarci molto piano prima di buttarsi a capofitto in un piano di esercizi così esigente. Ci sono dei rischi cardiovascolari da non sottovalutare e in ogni caso il consiglio è di non iniziare senza l’ok da parte del medico e preferibilmente dopo essersi sottoposti a un elettrocardiogramma da sforzo.

Non andare oltre i propri limiti

Un altro punto che va ben focalizzato riguarda la tipologia di metabolismo cellulare attivata dai diversi tipi di esercizi d’allenamento. L’altro pilastro di questi metodi si basa sulla distinzione di un’attività anaerobica nelle fasi di alta intensità e una fase di recupero con esercizi aerobici. Si tratta di attività che mettono in moto percorsi metabolici diversi, che riguardano il sofisticato modo con cui le cellule creano energie per supportare lo sforzo fisico. La capacità di sfruttarle al meglio deriva però dalla qualità e durata dell’allenamento del soggetto.

L’inganno è sempre quello di credere di poter raggiungere tanti risultati in poco tempo e perciò ci si affida a metodi che non sempre vanno bene per il nostro profilo. L’allenamento è una condizione fondamentale. Se si è sedentari, se si fuma, se si hanno problemi di colesterolo o sovrappeso non si può credere di cominciare un lavoro di esercizio che va oltre i nostri limiti.

 

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