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Shaolin, il benessere arriva da Oriente

06/05/2002

Salute, benessere, efficacia: sono questi i tre obiettivi a cui tende la pratica dello Shaolin Mon – Jisei do, un’arte marziale che nasce dalla sintesi di numerose discipline cinesi e giapponesi e che può essere praticata da tutti, senza limiti di età. Per conoscere meglio questa disciplina ci siamo rivolti al Maestro Francesco Rossena, 4° dan, presidente dell’Associazione Shaolin Mon – Jisei do Italia.

Un ritorno alle origini
“Il metodo dello Shaolin Mon – spiega Francesco Rossena – è stato elaborato dal Maestro Kenji Tokitsu a partire dagli anni ’70, per riscoprire le radici originali del combattimento marziale e per superare i limiti insiti nella pratica agonistica del Karate. Nasce così un metodo, comprensibile e praticabile anche in Occidente, che non è solo un nuovo stile di combattimento a mano nuda, ma si pone anche l’obiettivo di ricercare il benessere e la salute non solamente nel dojo (il luogo del risveglio, la palestra dove ci si allena), ma anche e soprattutto nella vita quotidiana. E’ lo stesso maestro Tokitsu, che nel 1984 fonda la scuola di arti marziali Shaolin Mon – Jisei do, a spiegare nel modo migliore questo concetto:”L’arte marziale è un metodo di auto-educazione: questo significa che il suo scopo è rendere ogni essere umano autonomo e capace di prendersi la responsabilità della propria vita. Anche se in principio il ruolo dell’insegnante è fondamentale, il praticante non viene mai educato ma impara, con la guida di un insegnante, ad educarsi da solo”.

Una sintesi originale
“La particolarità dello Shaolin Mon – continua il maestro Rossena – è quella di essere una sintesi originale di diverse arti marziali. Le sue radici risiedono nel Karate di Okinawa, in particolare nella scuola Shorin Ryu, caratterizzata da un’impostazione morbida, con posizione strette e una grande attenzione al lavoro della respirazione. La respirazione è alla base anche del Qi gong (arte del respiro), che tramite esercizi specifici (gong) permette di creare e far circolare energia (Qi) nel corpo. Il Tai chi chuan è una disciplina che utilizza la concentrazione, la respirazione e il movimento per sviluppare equilibrio e armonia. L’Yi quan (la boxe della grande realizzazione o il pugilato della mente) è una scuola che unisce una grande efficacia in combattimento a un minuzioso e impegnativo lavoro di sensibilizzazione neuromuscolare. Il Kendo e il Ken jutsu, infine, sono arti marziali giapponesi, praticate con spade o bastoni, che aiutano ad avere una maggiore percezione dell’avversario e dei suoi punti nevralgici di forza e di debolezza. Lo Shaolin Mon è la sintesi di tutte queste discipline, dove il lavoro interno (la gestione della propria energia) viene fuso con quello esterno (le tecniche del combattimento), con lo scopo di raggiungere una duplice efficacia, tecnica e fisica”.

Salute, benessere, efficacia
“Sono questi i tre obiettivi che si ottengono con la pratica dello Shaolin Mon – precisa Francesco Rossena – una disciplina che non presenta controindicazioni o limiti di età: anche i bambini, a partire dai sei-sette anni possono iniziare a praticare lo Shaolin Mon. Nel corso dell’allenamento si svolgono diversi esercizi di Qi gong e Tai chi chuan, che permettono di ottenere la mobilità di tutte le
articolazioni e di acquisire una grande scioltezza dei movimenti. La tecnica della respirazione utilizzata nel Qi gong, inoltre, permette di utilizzare appieno la
capacità polmonare, migliorando l’ossigenazione del sangue e favorendone la circolazione, senza mai sottoporre il cuore a uno sforzo eccessivo. Gli esercizi (kata) di Tai chi chuan e Yi quan, caratterizzati da un’estrema lentezza e dall’utilizzo di tutto il corpo nell’esecuzione di ogni movimento, consentono di riuscire a muoversi mantenendo una postura corretta e il controllo costante dell’equilibrio. Ed è proprio alla sensazione di equilibrio, che si conquista con il tempo e la pratica, che si collega il concetto del benessere”.

Combattimento
“Le sequenze e le tecniche che si apprendono nel corso dell’allenamento – continua il maestro Rossena – possono essere praticate semplicemente per attivare e far circolare l’energia, e quindi per stare bene, o utilizzate anche in modo più dinamico e veloce e applicate nel combattimento. E’ proprio durante il combattimento che il praticante ha modo di verificare il livello di efficacia a cui è giunta la sua pratica: il confronto con il compagno è indispensabile per capire i propri limiti e cercare di individuare gli aspetti su cui è necessario lavorare ancora. Il combattimento si svolge prevalentemente a mani nude e non esistono colpi proibiti. In alcuni casi, quando il combattimento diventa molto “reale”, i praticanti indossano caschetto e guantoni protettivi, le donne portano anche una protezione per il busto”.

E meditazione
“E’ utile – conclude Francesco Rossena – affiancare allo Shaolin Mon la pratica della meditazione Zen. Sotto la guida del bodhisatva (monaco laico) Maestro Giuseppe Figini (presidente onorario dello Shaolin Mon Italia) si può praticare la meditazione Za Zen, che tende al raggiungimento di una perfetta immobilità, priva di tensioni: concentrandosi sulla respirazione e sulla posizione, si sgombra la mente da ogni pensiero e dalle preoccupazioni. Lo Zen insegna come sviluppare la forza interiore e come affrontare e superare i problemi, nel combattimento e nella vita di tutti i giorni”.

Qualche informazione utile
L’Associazione Shaolin mon – Jisei do Italia è un’associazione culturale senza fini di lucro che si pone l’obiettivo di divulgare la pratica marziale dello Shaolin Mon ed è l’unica rappresentante ufficiale in Italia del Maestro Tokitsu.
Per informazioni sui corsi si può consultare il sito ufficiale della scuola www.shaolinmon-jiseido.it oppure rivolgersi alla segreteria nazionale al numero 039 462566.
E’ da poco iniziato a Milano, presso la palestra della scuola Manzoni (via Marsala, angolo via Milazzo) un corso rivolto a tutti coloro che vogliano conoscere lo Shaolin Mon e avvicinarsi a questa pratica marziale. Sono previste alcune lezioni dimostrative gratuite che si svolgeranno tutti i martedì e i giovedì dalle ore 20 alle ore 22.

A cura di Elena Villa

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