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Alimentazione

Mela e salute, scoperto il percorso dei polifenoli

18/09/2018

Le mele fanno davvero bene alla salute. Il famoso detto popolare ha trovato parziale conferma in una ricerca effettuata dalla Fondazione Edmund Mach (Fem) in collaborazione con il Consiglio per la ricerca in Agricoa e l’analisi dell’economia agraria (Crea), finanziata dal progetto Ager Melo. Lo studio, poi pubblicato sulla rivista Food Research International, ha evidenziato come il percorso dei polifenoli contenuti nel “frutto proibito” abbiano un ruolo di rilievo nella formazione del microbiota intestinale, il cui benessere è collegato con la salute dell’individuo in senso più ampio. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista di Humanitas.

 

Il ruolo decisivo del microbiota intestinale

Le complesse trasformazioni dei polifenoli presenti nelle mele in 110 forme chimiche biodisponibili all’organismo umano evidenziando il ruolo decisivo del microbiota intestinale nell’azione benefica di questi composti bioattivi. Grazie alla ricerca condotta dalla Fondazione Edmund Mach con la collaborazione del Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), i ricercatori sono riusciti a reperire alcune informazioni essenziali per mappare la nutri-cinetica, ossia il transito nel corpo umano delle molecole che possono avere una reale attività protettiva sulla salute dell’uomo.

Metabolomica e metagenomica all’opera

Gli autori dello studio hanno proposto una metodologia innovativa basata su tecniche multi-omiche (metabolomica e metagenomica) per correlare la biodisponibilità alla composizione del microbiota intestinale, affermando che la quantità e la persistenza di ognuna di queste molecole nei fluidi biologici (sangue e urine) è risultata molto variabile tra un individuo e l’altro. Ciò, come sottolineano i ricercatori, non solo a causa di differenze genetiche, ma anche a causa di differenze nella composizione del microbiota intestinale. Mentre il 40% dei metaboliti originava dai processi metabolici umani, il restante 60% richiedeva l’intervento dell’azione dei batteri intestinali per poter entrare in circolo. Da qui l’importanza dei polifenoli che si assumono tramite il prezioso frutto.

 

Tutti i benefici della mela

“Oltre ai polifenoli, le mele forniscono acqua, fibre (soprattutto pectina, concentrata nella buccia), vitamine e minerali – ha detto la dott.ssa Macorsini -. I polifenoli sono antiossidanti in grado di contrastare i danni causati dall’invecchiamento.Per il suo basso contenuto calorico (100 g=44 kcal) e la presenza di nutrienti di alto valore biologico, la mela rappresenta lo spuntino ideale a tutte le età. Mangiata dopo i pasti favorisce sia la digestione che la pulizia del cavo orale. La presenza di fibre, sia nella buccia che nella polpa, la rende un alimento particolarmente indicato per la salute intestinale. Le fibre favoriscono infatti il buon funzionamento del transito intestinale, sono in grado di stimolare l’intestino pigro e generano anche ‘l’effetto saziante'”.

Le mele posono essere consumate senza limite? “La mela non presenta particolari controindicazioni – ha concluso la nutrizionista -: è un frutto ben tollerato, tranne nel casi di allergie o intolleranze specifiche. La porzione media quotidiana per gli adulti è di 1-2 frutti da 200-250 grammi.

I semi delle mele non vanno ingeriti perché contengono un composto chiamato amigdalina, una molecola a base di cianuro e zucchero. A differenza di altri frutti, le mele non favoriscono la fermentazione intestinale”.

 

Qual è il momento ideale della giornata per consumarle?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di consumare 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, suddividendole in 2 porzioni di verdura e 3 di frutta. La mela è un alimento sano a 360 gradi e fa bene sia dopo i pasti che nel corso della giornata, quello che cambia sono i benefici che si ottengono a seconda di quando la si mangia. La mela è molto digeribile e a fine pasto è utile a chi desidera ridurre la velocità di assorbimento di zuccheri e grassi perché, essendo ricco di fibre e in particolare di pectina, stimola alcuni enzimi che regolano l’assorbimento degli zuccheri mantenendo sotto controllo la glicemia glicemia.

Sempre l’alto contenuto di fibre, per il loro “effetto sazietà”, rendono la mela il frutto ideale per uno spuntino nutriente ma leggero, perfetto per arrivare meno affamati a pranzo o a cena ed evitare quindi di mangiare abbondantemente o troppo velocemente.

 

Dovrebbero davvero far parte della nostra dieta quotidiana?

“I benefici della mela sono molteplici – ha continuato Macorsini -: è un antitumorale naturale, regola l’intestino, dà una sensazione di sazietà, tiene sotto controllo i valori di LDL (colesterolo “cattivo”), aiuta a rafforzare la memoria, è un antiossidante, protegge i polmoni da asma o allergie, favorisce la digestione e la pulizia del cavo orale. La mela, grazie alle sue numerose proprietà benefiche e terapeutiche, è un vero e proprio alleato della salute e dovrebbe sempre essere presente nella nostra dieta quotidiana. Sembrerebbe quindi proprio vero il detto una mela al giorno toglie il medico di torno”.

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