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Alimentazione

Dieta con poco glutine per non celiaci, nessun beneficio per salute del cuore?

18/05/2017

Se una persona non celiaca pensa di limitare l’apporto di glutine per star meglio, potrebbe sbagliarsi. Secondo una ricerca americana pubblicata su British Medical Journal, una dieta “low-gluten”, a basso apporto di glutine, non avrebbe alcun beneficio sul rischio cardiovascolare. Il commento degli specialisti di Humanitas.

Per valutare gli effetti di una dieta del genere sulla salute del cuore, ricercatori provenienti da Columbia University Medical Center e Massachusetts General Hospital/Harvard Medical School hanno preso in esame i dati su dieta e malattia coronarica relativi a 65 mila donne e 45 mila uomini. Dal novero sono stati esclusi i soggetti celiaci. I partecipanti hanno risposto a dei questionari sulle loro abitudini alimentari ogni quattro anni dal 1986 al 2010 e sono stati divisi in cinque livelli in base al consumo stimato di glutine.

Dalla ricerca non è emersa alcuna associazione tra l’apporto di glutine e il rischio di malattia coronarica. Anche gli individui inseriti nel gruppo con il più basso introito di glutine sono stati interessati dallo stesso tasso di malattia cardiaca di quelli con l’introito massimo. Pertanto – concludono i ricercatori – raccomandare una dieta a basso contenuto di glutine al solo scopo di promuovere la salute del cuore non sembra garantito.

Dieta low gluten priverebbe i soggetti non celiaci di preziosi alimenti

Secondo gli autori, si è diffusa un’idea basata su aneddoti ed evidenze di circostanza secondo cui una dieta a basso contenuto di glutine sia salutare per chiunque. Questo studio non solo mostra come la restrizione di glutine non avrebbe benefici, almeno in termini di salute cardiovascolare, per le persone senza malattia celiaca ma potrebbe risultare addirittura insidiosa. Limitare il glutine potrebbe portare questi soggetti a ridurre il consumo di cereali integrali, alleati invece della salute del cuore.

Le conclusioni dei ricercatori sono più che condivisibili. Negli ultimi anni l’eliminazione del glutine dalla dieta è diventata quasi una moda da seguire da parte di persone che non hanno alcun motivo clinico per farlo nella convinzione, peraltro non supportata da dati scientifici, che sia salutare. Questo lavoro non fa altro che dimostrare come il rischio di una patologia frequente, come quella cardiovascolare, non sia influenzato dal glutine contenuto nella dieta.

Per un non celiaco (o non sensibile al glutine) una dieta a basso apporto di glutine potrebbe addirittura essere controproducente?

Eliminare il glutine dalla dieta in assenza di una diagnosi di patologia glutine relata (celiachia, gluten sensitivity o allergia), diagnosticata o esclusa dallo specialista, possa portare a degli squilibri alimentari (deficit vitaminici, ridotto apporto di fibre, aumentato introito di acidi grassi saturi di cui alcuni prodotti senza glutine sono più ricchi).

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