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Alimentazione

Parmigiano Reggiano, in menopausa un aiuto contro l’osteoporosi

03/06/2016

Il Parmigiano Reggiano è tra i prodotti di punta del Made in Italy, conosciuto – ma anche miseramente imitato – in giro per il mondo. Tutelato dal marchio Dop, il Parmigiano Reggiano è prodotto fra le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova e Bologna esclusivamente con il latte di quei territori, senza additivi è anche un concentrato di salute.

Il formaggio a pasta dura, onnipresente sulle tavole degli italiani, viene stagionato per un minimo di 12 mesi ed è ricchissimo di sostanze nutritive. Un articolo pubblicato su Progress in nutrition-Journal of nutrition and internal medicine, organo ufficiale della Società italiana di scienza dell’alimentazione, ha tracciato il ritratto del Parmigiano.

Contiene solo il 30% di acqua e ben il 70% di sostanze nutritive. L’apporto proteico è poco meno del 33%. Fra gli amminoacidi presenti c’è soprattutto la caseina, con tracce di lattoglobulina e lattoalbumina. Il Parmigiano Reggiano è inoltre un formaggio semi-grasso; il contenuto di grassi è pari al 29,7% e quindi inferiore a quello proteico.

Un bel pezzo di Parmigiano Reggiano e si prende tutto il calcio di cui si ha bisogno

Vitamine e sali minerali. Il contenuto di vitamine è sufficiente a garantire una buona fetta dell’apporto richiesto in un’alimentazione sana per adulti e bambini. Inoltre mangiare 100 g di Parmigiano Reggiano copre anche l’intero fabbisogno di calcio e fosforo raccomandato per una persona adulta.

I carboidrati sono praticamente assenti nel Parmigiano Reggiano: «Essendo molto stagionato non contiene lattosio e pertanto può essere consumato anche da chi è intollerante al lattosio», aggiunge la dottoressa Sara Testa, dietologa del Centro Obesità dell’ospedale Humanitas.

(Per approfondire leggi qui: Lattosio, sarò intollerante?)

Fonte di energia per bambini e sportivi

Infine l’apporto energetico, piuttosto significativo con le sue 402 calorie ogni 100 g di prodotto. Pertanto, per la sua composizione e la sua ricchezza in proteine, calcio e peptidi bioattivi, oltre al suo eccellente profilo lipidico, il Parmigiano Reggiano può essere considerato un cibo funzionale naturale – concludono gli autori della ricerca – che può essere consumato anche da persone con diversi disordini del metabolismo come diabete, osteoporosi e dislipidemia.

«Il Parmigiano Reggiano è adatto alla dieta di tutti. A livello intestinale incoraggia la crescita di un prebiotico che fa parte dei Bifido Batteri ed è utile per il mantenimento di un intestino sano. Durante l’adolescenza fornisce energia ai ragazzi sempre in movimento, per chi fa attività sportiva e per gli studenti e può rientrare in una dieta dimagrante. In piccole quantità può essere utile in menopausa per ripristinare eventuali perdite ossee e inoltre è adatto anche ai diabetici perché non contiene glucidi», aggiunge in conclusione la dottoressa Testa.

(Per approfondire leggi qui: Mozzarella di bufala: poco lattosio e antiossidante, ok per la salute)

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