Acqua e tisane possono completare l’operazione “snellente” grazie al loro effetto depurativo insieme a una dieta equilibrata e all’attività fisica. Tre mezzi con cui cercare di perdere peso.
«Non esiste una ricetta miracolosa per dimagrire: la perdita di peso corporeo è un obiettivo che si può centrare con una la combinazione di vari strumenti. Allo stesso modo non esiste un alimento o una bevanda che, se consumato di più, riesce a far dimagrire», esordisce la dottoressa Monica Giuffrè, nutrizionista della Chirurgia Bariatrica dell’ospedale Humanitas.
«L’idratazione è fondamentale per il nostro corpo. Dovremmo bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno. I liquidi aiutano a depurare l’organismo e in estate, quando si cambia regime alimentare e si mangia più “leggero”, possono supportare una dieta con cui perdere peso. E quando pensiamo all’idratazione – aggiunge – ci riferiamo sicuramente all’acqua naturale ma anche alle tisane». (Per approfondire leggi qui: Acque aromatizzate? “Meglio se fatte in casa, senza coloranti”)
Quali possono essere queste tisane snellenti e “brucia-grassi”?
«Fucus, un’alga marina, ortosifon, una pianta nota anche come tè di Giava, tè verde, tarassaco, menta, finocchietto e betulla possono contribuire a stimolare il metabolismo e a bruciare calorie», risponde la specialista.
A questi prodotti naturali da erboristeria possiamo associare anche spezie come lo zenzero o frutta come il pompelmo. «Con questi ingredienti migliorano il profumo e il sapore, le tisane diventano più gradevoli così da evitare di aggiungere zucchero che può vanificare gli effetti benefici della tisana. Una tisana con lo zenzero, inoltre, aiuta la digestione; il pompelmo, invece, elimina le tossine. Nell’elenco possiamo includere anche la rodiola, che stimola il senso di sazietà, e il guaranà che stimola il metabolismo».
Ma bere tisane può avere effetti indesiderati?
«Anche i rimedi naturali possono causare effetti collaterali. Bere tisane può in alcuni casi causare reazioni allergiche o disturbi gastrointestinali. È sempre preferibile rivolgersi a un nutrizionista o al proprio medico di fiducia», consiglia in conclusione la specialista.