Stai leggendo Gli anticorpi “pericolosi” arrivano dal cibo?

Alimentazione

Gli anticorpi “pericolosi” arrivano dal cibo?

31/03/2015

Può capitare che gli anticorpi prodotti dal nostro sistema immunitario nella loro “battaglia” contro virus e batteri coinvolgano anche i tessuti nervosi provocando infezioni in grado di intaccare le nostre normali funzioni muscolari. È il caso, ed esempio, della sindrome di Guilla-Barré (GBS), una rara malattia autoimmune che può essere causata – attraverso questo meccanismo che coinvolge gli anticorpi – anche da semplici infezioni come l’influenza o la gastroenterite.

«La ricerca che stiamo portando avanti – spiega il professor Eduardo Nobile-Orazio, responsabile di Neurologia II di Humanitas Rozzano – ha l’obiettivo di identificare la presenza di anticorpi che possano coinvolgere con la loro opera il sistema nervoso provocando, per fortuna in rari casi, malattie neurologiche che hanno come effetto difficoltà gravi nell’espletamento delle normali attività motorie, nel respirare, nell’inghiottire il cibo o nel muovere il collo e gli occhi».

 

Gli anticorpi presenti solo nei bovini

Le molecole contro cui sono diretti questi anticorpi sono alcune forme particolari di gangliosidi GM1 e GD1b che non sono presenti nell’uomo ma solo nei bovini. «Di recente abbiamo riscontrato la loro presenza in alcuni pazienti affetti da neuropatie invalidanti simili alla SLA – prosegue il dottor Nobile-Orazio –. Stiamo dunque cercando di capire come queste molecole siano arrivate negli organismi dei pazienti. L’ipotesi che il nostro gruppo di ricerca sta studiando è che questi anticorpi siano prodotti in risposta a sostanze assunte per via alimentare».

La ricerca coinvolge persone affette in particolare da due tipi di infiammazione del sistema nervoso, la Neuropatia motoria multifocale (MMN) e la Polineuropatia Demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP): «Analizzando le abitudini alimentari di queste persone – conclude lo specialista di Humanitas – pensiamo di poter individuare eventuali alimenti che contengano le sostanze capaci di stimolare la produzione degli anticorpi colpevoli dell’insorgenza e della progressione di queste rare ma gravi infiammazioni del sistema nervoso».

 

Commento a cura del professor Eduardo Nobile-Orazio

responsabile di Neurologia II di Humanitas Rozzano

 

La ricerca di Humanitas e il 5×1000

Il progetto di Humanitas “Malattie neurologiche & infiammazioni croniche: il ruolo del cibo” è tra i progetti che potranno essere sostenuti attraverso il versamento del 5×1000.

Per avere più informazioni sui progetti di Humanitas da sostenere con il 5×1000 e per esprimere online la preferenza sull’area di ricerca cui Humanitas dovrà destinare i fondi del 5×1000, clicca qui.

 

 

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita