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Benessere

Sigarette elettroniche, nuovo stop per i minori

06/10/2014

Il Ministero della Salute, con un’ordinanza, proroga per un anno il divieto di vendita di sigarette elettroniche ai minori di 18 anni. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Licia Siracusano, oncologa di Humanitas e responsabile del Centro Antifumo di Humanitas.

Perché è giusto vietare la vendita della sigaretta elettronica ai minori?

«Rispetto alla pericolosità delle sigarette elettroniche per la salute non è ancora possibile trarre delle conclusioni definitive, visto che gli studi in merito non sono ancora un numero sufficiente, e molti di essi sono ancora in corso. Nel frattempo, però, il Ministero della Salute si è pronunciato su un aspetto in particolare: è possibile che l’uso della sigaretta elettronica favorisca, specialmente negli adolescenti, l’insorgere della dipendenza da nicotina. La nicotina, non tutti lo sanno, è una droga proprio come l’eroina e la cocaina e provoca forte dipendenza: l’ordinanza è stata quindi studiata proprio per prevenire, almeno nei minori, la possibilità che il consumo di nicotina attraverso la sigaretta elettronica conduca poi sulla via del tabagismo con il passaggio al pacchetto di sigarette ‘tradizionale’».

Quali sono le certezze rispetto ai rischi connessi all’uso della sigaretta elettronica?

«È stato detto e scritto tanto sulla sigaretta elettronica, sulla sua presunta capacità di agevolare lo smettere di fumare sui e i pericoli connessi al suo utilizzo. Sicuramente, questo dispositivo elimina alcuni dei rischi connessi al consumo di tabacco, fra i quali l’inalazione di condensato e di catrame. È però altrettanto vero che la sigaretta elettronica contiene altre sostanze, delle quali non conosciamo gli effetti sulla salute. Inoltre, permette di assumere quantità di nicotina molto alte in breve tempo: basti pensare che una ‘ricarica’ contiene mediamente la quantità di nicotina presente in un intero pacchetto di ‘bionde’ e, teoricamente, può essere consumata in meno di un’ora. Per questo motivo, la prudenza del Ministero sull’argomento è certamente una scelta lungimirante».

 

 

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