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Benessere

Uomo, come stai? Te lo dice il testosterone

13/03/2013

L’ormone tipico del genere maschile può essere anche un buon indicatore dello stato di salute. Quando è troppo basso può provocare problemi di natura cardiovascolare, osteoporosi e diabete.

Il testosterone è un ormone steroideo del gruppo degli androgeni, che viene prodotto principalmente dalle cellule di Leydig, situate nei testicoli. È presente anche nelle donne, seppure in livelli molto più bassi. Nell’organismo maschile ha varie funzioni, fra le quali regolare le caratteristiche sessuali secondarie come barba, timbro della voce e muscolatura, favorire lo sviluppo degli organi sessuali, governare il desiderio e la funzionalità sessuale e garantire la fertilità, dato che è responsabile anche della maturazione degli spermatozoi all’interno dei testicoli. In pratica, una giusta quantità di questo ormone nel sangue è necessaria per garantire, nell’uomo, una buona salute. È possibile trarre un’indicazione dal proprio livello di testosterone? In che modo si misura e come può aiutarci? Ne abbiamo parlato con il dott. Alessandro Pizzocaro, Andrologo dell’Unità Operativa di Urologia dell’Istituto Clinico Humanitas di Milano.

Dott. Pizzocaro, come si misura il livello di testosterone?

«È sufficiente un semplice esame del sangue che contempli l’analisi di questo valore. Tuttavia, pur esistendo degli intervalli di riferimento, la quantità di questo ormone che ognuno di noi produce può essere molto diversa; in sostanza, ogni uomo ha il suo livello ottimale, che dipende da molti fattori. Questo rende necessario misurare più volte nel corso della vita il proprio valore, al fine di effettuare una valutazione che ne confronti i risultati a distanza di tempo. Sappiamo infatti che, dopo i 40 anni, il livello di testosterone nel sangue scende fra lo 0,5 ed il 2% per anno di età e, in questo senso, un crollo o un aumento di questo livello può avere un valore come metodo di screening».

In che modo può essere utile monitorare il testosterone?

«Il testosterone è un indicatore dello stato di salute dell’uomo. Un test che rilevi un valore minore rispetto a quello atteso, ad esempio, può indicare una forma di ipogonadismo, che si associa a rischio cardiovascolare e osteoporosi, oltre che a un maggiore rischio di diabete e a inferiore sensibilità all’insulina e minore compenso glicemico per i diabetici. Sostanzialmente, si tratta di un indicatore importante per lo screening di alcune malattie e un livello normale indica generalmente uno stato di benessere, specialmente in relazione alle patologie croniche; tanto è vero che, se non esistono controindicazioni dovute all’età o alla presenza di altre patologie, il testosterone viene somministrato a chi non ne produce abbastanza».

A cura di Matteo Nicolosi

 

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