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Benessere

Dolori mestruali, e se fosse endometriosi?

06/01/2010

Una condizione che molte donne conoscono e che non deve preoccupare, ma che a volte può essere il campanello d’allarme di una patologia. Le cause del dolore vanno quindi indagate.

La presenza di dolore pelvico durante le mestruazioni è nella maggior parte dei casi fisiologico, ma a volte può rappresentare un primo segnale di endometriosi, una patologia benigna frequente nell’età fertile della donna. Soprattutto se il dolore è intenso, è bene indagarne le cause per arrivare al più presto a un’eventuale diagnosi di endometriosi e mettere in atto la terapia più adeguata, medica o chirurgica. Ne parliamo con il dott. Domenico Vitobello, responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia di Humanitas.

La presenza di noduli
“L’endometriosi – spiega il dott. Vitobello – è una patologia abbastanza frequente che colpisce le donne soprattutto tra i 20 e i 40 anni di età. E’ caratterizzata dal fatto che il tessuto presente all’interno dell’utero, quello che mestrua e che provoca le mestruazioni, è presente anche all’esterno. In base alla sua localizzazione, può dare origine a noduli (sul retto, sull’intestino, tra retto e vagina, sull’utero, sulla vescica…) o a cisti (sull’ovaio). La presenza di noduli può comportare disturbi: se localizzati a livello del retto o dell’intestino, i noduli possono provocare defecazioni dolorose durante le mestruazioni e, nei casi più seri, causare una vera e propria occlusione intestinale. I noduli sulla vescica possono essere all’origine di dolori vescicali o di difficoltà a urinare durante le mestruazioni. Se presenti sull’ovaio, questi noduli sono conosciuti come cisti ovariche endometriosiche, che in certi casi possono essere causa di dolore localizzato alle ovaie. I noduli possono provocare anche dolore durante i rapporti sessuali, se sono localizzati a livello della vagina. Dolore presente a livello pelvico durante le metruazioni, soprattutto se intenso, deve quindi essere indagato per escludere come origine l’endometriosi ed essere ricondotto a un fisiologico dolore mestruale da trattare con antidolorifici”.

Diagnosi e soluzione del problema
“E’ bene sottoporsi a un controllo ginecologico in caso di dolori mestruali, perchè spesso l’endometriosi è causa di sterilità, dato che questa patologia crea delle aderenze che possono impedire il concepimento, che ridiviene possibile una volta risolto il problema. Si arriva facilmente alla diagnosi di endometriosi attraverso la visita ginecologica, supportata dall’ecografia. La terapia più adatta va decisa in base alla localizzazione e alla grandezza del nodulo e al quadro clinico della paziente. Si può ricorrere a una terapia medica, soprattutto attraverso la somministrazione di estro-progestinici (la pillola) o di progesterone, che portano alla riduzione del flusso mestruale e un decongestionamento della pelvi, dove si localizza l’endometriosi, e di conseguenza a un minor dolore. Oppure può essere necessario ricorrere a un intervento chirurgico, di tipo diverso a seconda della localizzazione del nodulo: un nodulo presente sull’intestino prevede l’asportazione di una piccola porzione di intestino; se localizzato a livello di ovaio o vescica, si dovrà asportare il nodulo o la cisti. Oggi il ginecologo dispone di tecniche chirurgiche mini-invasive in laparoscopia, che offrono il vantaggio di tempi di intervento più ridotti e conseguente minore anestesia, degenza e convalescenza più brevi e minor dolore post-operatorio”.

Laparoscopia robotica
“L’Unità Operativa di Ginecologia di Humanitas si avvale di tecniche chirurgiche mini-invasive di laparoscopia robotica, che permettono di affrontare la maggior parte degli interventi chirurgici di ginecologia. Nella laparoscopia tradizionale il chirurgo comanda direttamente gli strumenti, nella robotica sono le braccia meccaniche di un robot a essere comandate dal chirurgo, con vantaggi di precisione ed efficienza, soprattutto quando si opera su pazienti obese nella resezione di alcuni noduli endometriosici, nell’asportazioni di tumori del collo dell’utero o dell’endometrio, nell’asportazione dei linfonodi in alcun i tipi di tumore. Il robot è uno strumento più versatile ed è caratterizzato dalla possibilità di effettuare movimenti a 360° e di operare in spazi più angusti, offrendo quindi i vantaggi della mini-invasività a un maggior numero di pazienti”.

A cura di Elena Villa

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