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Bambini

Un milione di parole in più se i genitori leggono libri ai figli

20/12/2019

I benefici della lettura sono tantissimi: mantiene il cervello allenato, migliora l’empatia e ha un effetto molto positivo sull’autostima.

Per questo è un’attività che andrebbe intrapresa da piccolissimi, grazie al prezioso aiuto dei genitori. L’ascolto di storie è fondamentale, oltre che per i motivi già citati, per sviluppare anche un altro aspetto della vita del bambino: la sua capacità di esprimersi. 

Leggere ai bambini con costanza e quotidianità, infatti, specialmente in età prescolare, permette loro di arrivare alle scuole elementari con un bagaglio di parole che supera il milione e mezzo. Non sembrano molte?

Pensate che, se nessuno legge per loro, il lessico dei bambini scende ad appena 4600 parole, un divario enorme.

I ricercatori dell’Università dell’Ohio hanno coniato un termine per questo divario: “Million word gap”.

Abbiamo commentato la notizia con il dottor Marco Nuara, Pediatra di Humanitas San Pio X. 

 

Il Million Word Gap

Lo studio¹, pubblicato sul Journal of Developmental and Behavioral Pediatrics in lingua inglese, ha analizzato 60 tra i più famosi libri per bambini e ha stimato il numero di parole a cui questi sono esposti durante la lettura.

I libri cartonati, tipici dell’età prescolare, contengono in media dalle 140 alle 240 parole, e sono accompagnati da una serie di immagini. I ricercatori hanno calcolato che i genitori che leggono ai loro bambini almeno uno di questi libri ogni giorno forniscono ai loro figli circa 78000 parole all’anno, che arrivano a quasi 1,5 milioni, se sommiamo l’intero periodo prescolare. Ma non è tutto: la stima è da considerarsi per difetto, in quanto durante la lettura i genitori possono ampliare la storia con esperienze personali o altri racconti, e rispondere alle eventuali domande dei bambini con ulteriori parole nuove.

Parole nuove si trasformano, con il tempo, in nuove abilità cognitive, proprietà di linguaggio e capacità, da grandi, di formulare un pensiero personale e ragionato.

 

“Dopo i 6 mesi è consigliabile iniziare a leggere ai bambini libri in cartone o stoffa, colorati, che attirino l’attenzione e li coinvolgano. Dopo averglieli mostrati e letti, i genitori devono lasciare i libri a disposizione del bambino perché possa continuare a sfogliarli e ‘rileggerseli’ nella mente” – raccomanda il dottor Marco Nuara. “Leggere è uno dei migliori stimoli all’elaborazione del linguaggio che possiamo offrire ai nostri figli.”

Leggere e il legame coi figli

Un altro studio², stavolta condotto dai ricercatori dell’Università del Sussex, si è concentrato sul ruolo dei libri cartacei nell’instaurazione del legame tra genitori e figli. L’articolo, pubblicato su Bustle, sostiene che leggere un libro fisico stimolerebbe nei bambini un maggior numero di interazioni positive, come sorrisi, dimostrazioni di affetto, abbracci.

L’esperimento, basato sull’osservazione di 24 madri inglesi e i loro bambini tra i 7 e i 9 anni, ha riguardato, oltre all’interazione, anche la comprensione e la memorizzazione del materiale letto. Il coinvolgimento emotivo dei bambini è tanto più alto quanto è maggiore la comprensione del testo. E viceversa: “l’attenzione del bambino e la comprensione del testo sono strettamente correlate al coinvolgimento emotivo.” – sottolinea il dottor Nuara. “Quando leggiamo loro un libro, i nostri figli non sono passivi ascoltatori, sono interattivi. Ci chiedono di vedere le figure sul libro, di interpretare le voci dei protagonisti della storia, di spiegare loro i passaggi più difficili o il significato di parole ancora sconosciute. Leggere un libro, una storia, è una coccola per la mente e per il cuore di genitori e bambini. Vuol dire prendere del tempo da dedicare a noi e ai nostri figli per rafforzare il nostro rapporto, condividere un’esperienza, affinare la nostra interazione reciproca”.

L’esperienza acquisita dalla lettura di un libro arricchisce il vocabolario del bambino, ma non solo: anche la sua conoscenza del mondo reale o della propria e dell’altrui fantasia. Insegnare la passione per la lettura si traduce naturalmente nell’insegnare il piacere della scoperta, della conoscenza e un potente stimolo per la loro immaginazione”.

 

 

Gli studi citati

 

  1. Journal of Developmental and Behavioral Pediatrics, 2019. Jessica A. Logan;Laura Justice;Melike Yumuş;Leydi Chaparro-Moreno. When Children Are Not Read to at Home: The Million Word Gap.
  2. Frontiers in Psychology, 2015. Nicola Yuill, Alex F. Martin. Curling Up With a Good E-Book: Mother-Child Shared Story Reading on Screen or Paper Affects Embodied Interaction and Warmth. 

 

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