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Sardina o sarda

01/01/1970

Sardina o sarda

 

Che cos’è la sardina?

Dal nome scientifico Sardina pilchardus, nota anche come sarda o sardella, è un pesce dalla carne tenera che si presta a molte tipologie di conservazioni e lavorazioni e ad essere utilizzata in molte ricette. E’ molto diffusa nel Mediterraneo e nell’Atlantico orientale.

Lunga solitamente intorno ai 20-25 cm, la sardina è piccola e compatta nonchè ricoperta di squame ben allineate di color argento-verde con una fascia azzurra sui fianchi.

 

Quali sono le proprietà nutrizionali?

100 g di sardina fresca apportano 129 calorie ripartite nel seguente modo:

64% proteine

31% lipidi

5% carboidrati

Nello specifico 100 g di sardina fresca contengono:

73 g di acqua

20,8 g di proteine

4,5 g di lipidi

1,5 g di carboidrati disponibili

1,5 g di zuccheri solubili

63 mg di colesterolo

66 mg di sodio

0,02 mg di vitamina B1 o tiamina

0,25 mg di vitamina B2 o riboflavina

9,7 mg di vitamina B3 o niacina (o vitamina PP)

28 µg di vitamina A retinolo eq.

tracce di vitamina C

630 mg di potassio

1,8 mg di ferro

33 mg di calcio

215 mg di fosforo

10 mg di magnesio

0,8 mg di zinco

0,2 mg di rame

 

Quando non mangiare la sardina?

È bene evitare il loro consumo nel caso in cui si stia seguendo una terapia farmacologica a base di isoniazide (medicinale per la cura della tubercolosi).

 

Stagionalità della sardina

La sua pesca viene praticata in tutti i periodi dell’anno, ma quelle pescate nella stagione primaverile sono le più apprezzate.

 

Possibili benefici e controindicazioni della sardina

Come il salmone e lo sgombro, sono pesci definiti “grassi” per l’alto livello di tali sostanze che sono contenuti nelle loro carni (31%). Tale particolarità risulta essere un valore aggiunto per l’elevata presenza degli acidi grassi omega 3 che – riducendo il livello di trigliceridi e di colesterolo nel sangue – risultano protettivi nei confronti di vasi sanguigni e cuore. Grazie al contenuto di minerali e vitamine, le risultano poi essere delle ottime fonti di sostanze antiossidanti.

È opportuno astenersi dal consumo di questo pesce in caso di allergia. È consigliabile evitarne il consumo nel caso in cui si soffra di gotta o si abbia familiarità con questa patologia. Quelle sotto sale – molto diffuse in Italia – devono poi essere consumate con cautela dai soggetti che soffrono di ipertensione.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate in quest’articolo rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre opportuno affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

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