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Vitamina K (naftochinone)

01/01/2018

Che cos’è la vitamina K?

La vitamina K, o naftochinone, rientra nel novero delle vitamine idrosolubili, ossia quelle che il nostro organismo non riesce ad accumulare e quindi conservare, ma che occorre invece assumere continuamente con l’alimentazione.

 

A che cosa serve la vitamina K?

La vitamina K, o naftochinone, svolge un ruolo basilare per quanto riguarda la coagulazione del sangue e garantisce la funzionalità delle proteine che strutturano e conservano l’integrità delle ossa.

 

In quali alimenti è presente la vitamina K?

La vitamina K, o naftochinone, è presente soprattutto in alimenti di origine vegetale quali pomodori, spinaci, cavoli, cime di rapa, ma si trova anche nel fegato. La vitamina K viene inoltre prodotta naturalmente dal nostro intestino.

 

 

Qual è il fabbisogno giornaliero di vitamina K?

Il fabbisogno quotidiano di vitamina K, o naftochinone, è di 1 mg al giorno per ogni chilogrammo di peso corporeo, una dose che si riesce in genere a soddisfare con un regime alimentare equilibrato.

 

 

Carenza di vitamina K

Poiché la vitamina K, o naftochinone, è implicata nella coagulazione del sangue, una sua carenza nell’organismo può causare il manifestarsi di emorragie. Una carenza di questa vitamina tuttavia è sempre molto rara e si verifica di solito per la presenza di malattie che impediscono il normale assorbimento intestinale o a seguito di lunghe cure con antibiotici.

Fra gli effetti della carenza di vitamina K si annoverano anche fratture ossee, osteoporosi e forme di artrosi.

 

Eccesso di vitamina K

L’eccesso di vitamina K, o naftochinone, negli adulti è piuttosto infrequente, pertanto anche le conseguenze sono molto poco comuni: vomito, anemia, trombosi, iperidrosi, vampate di calore, sensazione di oppressione al petto.

Un eccesso di vitamina K, o naftochinone, può verificarsi nei neonati qualora siano state somministrate dosi eccessive di integratori; questa condizione determina la comparsa di sintomi simili a quelli dell’itterizia.

 

È vero che la vitamina K viene suddivisa in tre gruppi?

In effetti è vero, si può effettuare una suddivisione in base alle varie origini, nature e funzioni delle vitamine K. Si tratta di:

  • vitamina K1 (fillochinone), di origine vegetale, la più diffusa negli alimenti, implicata nei processi di coagulazione;
  • vitamina K2 (menachinone), di origine batterica, agevola l’assorbimento della microflora intestinale ed è indispensabile per la salute delle ossa;
  • vitamina K3 (Menadione idrosolubile), di origine sintetica e presente in medicinali che servono a regolare i processi di coagulazione del sangue.

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