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Sanguinamento vaginale

01/01/1970

Sanguinamento vaginale

 

Frequentemente definita anche “emorragia vaginale”, è una condizione che si caratterizza per la fuoriuscita tramite la vagina di sangue proveniente dall’utero, dalla cervice uterina (che rappresenta il collo dell’utero) o dalla vagina stessa.

Le cause che possono innescare questa problematica sono molteplici: patologie infettive, patologie neoplastiche (cancro al collo dell’utero, presenza di polipi uterini) ed infiammatorie (cervicite, malattia infiammatoria pelvica, clamidia, gonorrea, vaginite), presenza di condilomi, pre-eclampsia. Anche in gravidanza possono manifestarsi dei sanguinamenti vaginali: piuttosto frequenti, ad esempio, sono quelli provocati dall’impianto dell’embrione.

Tra la sintomatologia che può accompagnare il sanguinamento vaginale si può trovare bruciore, cambiamenti nelle fisiologiche secrezioni vaginali, prurito più o meno intenso, dolore durante la minzione e/o durante i rapporti sessuali.

 

Quali malattie si possono associare a sanguinamento vaginale?

 

Le patologie che possono essere associate al sanguinamento vaginale sono:

 

  • Clamidia
  • Condilomi
  • Pre-eclampsia
  • Traumi
  • Vaginite
  • Cancro al collo dell’utero
  • Ebola
  • Malattia infiammatoria pelvica
  • Polipi uterini
  • Candida
  • Cervicite
  • Gonorrea

 

Si rammenta come  tale elenco non sia esaustivo ed è sempre opportuno chiedere consulto al proprio medico.

 

Quali sono i rimedi contro il sanguinamento vaginale?

 

Poiché il disturbo può avere alla sua origine diverse condizioni mediche – alcune delle quali anche piuttosto importanti – al fine di mettere a punto un trattamento mirato è necessario individuare la causa che alla sua origine. In caso di infezioni batteriche (malattia infiammatoria pelvica, gonorrea, clamidia, alcuni tipi di vaginite, alcuni tipi di cervicite) viene in genere prescritto l’impiego di antibiotici. Invece, nel caso di infezioni fungine (come la candida) viene di solito prescritto l’impiego di principi antimicotici. In caso di sospetta lesione neoplastica o pre-neoplastica si procede infine ad un piccolo prelievo di tessuto da far esaminare dal punto di vista istologico.

 

Con il sanguinamento vaginale quando rivolgersi al proprio medico?

 

È consigliato rivolgersi al proprio medico in caso di forte trauma e nel caso in cui sia già stata diagnosticata o si sia a rischio di una delle patologie associate (si veda l’elenco delle patologie associate).

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