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Caffè decaffeinato

12/03/2020

Caffè decaffeinato

Che cos’è il caffè decaffeinato?

Si tratta di un particolare tipo di caffè depurato della presenza della caffeina, che è una delle sostanze neurostimolanti più note tra quelle contenute nel caffè. Sebbene si ritenga che il caffè decaffeinato sia totalmente privo di caffeina, in realtà nessuno dei metodi che vengono attualmente impiegati per estrarre questa sostanza dai chicchi è in grado di eliminarla del tutto; una tazzina di decaffeinato contiene circa 2 mg di caffeina contro i 50-120 mg presenti nel caffè normale.

Il caffè decaffeinato viene consumato in sostituzione del caffè tradizionale da quei soggetti che non vogliono rinunciare al gusto del caffè, pur non potendo – oppure non volendo – assumere caffeina.

Quali sono le proprietà nutrizionali?

100 ml di caffè decaffeinato apportano circa 9 calorie e contengono all’incirca:

97 g di acqua

1,69 g di carboidrati

0,10 g di proteine

14 mg di sodio

0,05 mg di zinco

0,2 mg di vitamina C

0,001 mg di vitamina B1 o Tiamina

0,177 mg di vitamina B2 o Riboflavina

5,207 mg di vitamina B3 o Niacina

0,002 mg di vitamina B6

1 µg di vitamina B9 o acido folico

0,1 µg di vitamina K

0,18 g di lipidi

2 mg di calcio

0,13 mg di ferro

80 mg di magnesio

7 mg di fosforo

115 mg di potassio.

Quando non bere il caffè decaffeinato?

Ad oggi non sono note le interazioni tra il consumo di caffè decaffeinato e l’assunzione di medicinali o altre sostanze.

Reperibilità del caffè decaffeinato

In Italia il caffè decaffeinato è facilmente reperibile.

Possibili benefici e controindicazioni

I benefici che possono derivare dal consumo di caffè decaffeinato sono molteplici. Giova alla salute del fegato grazie alla presenza dei flavonoidi, che sono in grado di proteggere questo organo dall’azione dannosa dei radicali liberi. Ha un notevole effetto antiossidante – secondo alcuni studi addirittura maggiore del caffè normale – e sarebbe in grado di prevenire l’insorgenza del diabete di tipo 2 e di stimolare alcune aree cerebrali, rallentando la progressione del Parkinson. Poiché decaffeinato, può essere assunto anche da individui con complicanze cardiache. È una bevanda ipocalorica che si presta quindi ad essere inserita in qualsivoglia regime alimentare. Il pur ridotto quantitativo di caffeina che è presente nel caffè decaffeinato sembrerebbe infine essere sufficiente per far sì che tale bevanda possa agire come stimolante della digestione e – in caso di mal di testa – come analgesico.

Può provocare o peggiorare i sintomi che sono connessi alla gastrite ed al reflusso gastrico.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre consigliabile affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

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