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Salute al maschile

Ansia da prestazione: che cos’è e cosa fare

27/05/2023

L’ansia da prestazione è un tipo di “ansia di stato”, ovvero una combinazione di reazioni fisiche, mentali e comportamentali che generalmente si verificano in un particolare momento, quando ci si aspetta di raggiungere un obiettivo o un risultato che si ritiene difficile o non raggiungibile.

Le persone che soffrono di ansia da prestazione possono essere preoccupate di non riuscire a portare a termine un compito o un’attività e possono pensare che il mancato successo porterà all’imbarazzo, alla vergogna del giudizio altrui, indipendentemente dal contesto, che si tratti della vita personale, del lavoro o di una relazione sentimentale o sessuale. È un fenomeno che può essere vissuto sia dai single che in coppia, ed è importante saperlo riconoscere per poterlo affrontare.

Ne parliamo con il dott. Andrea Ronconi, sessuologo e psicoterapeuta di coppia all’ambulatorio Humanitas Medical Care Milano De Angeli e specialista del Centro di Sessuologia Medical Care.

Ansia da prestazione, come riconoscerla

Le persone possono evitare specifiche situazioni ansiose limitandosi a fare solo certe esperienze. Si sentono vulnerabili e insicure per questo scelgono di evitare di trovarsi in situazioni nelle quali proverebbero intenso disagio emotivo per il timore di non farcela.

Questo può essere penalizzante dal punto di vista emotivo e relazionale. Per evitare di sentirsi così, coloro che soffrono di ansia di prestazione possono cercare di evitare strade percepite come difficili, ad esempio carriere scolastiche o lavorative che richiedano il parlare in pubblico, salvo poi pentirsi di essersi farsi condizionare la qualità della esistenza dalla propria paura.

Le persone con casi più lievi di ansia da prestazione sono in grado di non influenzare le loro decisioni di vita e di carriera, ma prendono comunque provvedimenti per stare alla larga da situazioni come le presentazioni di lavoro o gli incontri sociali e di gruppo. Cercano di nascondere la loro ansia, fornendo giustificazioni per distogliere l’attenzione dalla causa reale, pur continuando a sentirsi insicure.

Che cos’è l’ansia anticipatoria

Con il tempo, possono trovarsi a preoccuparsi spesso di situazioni che solo raramente richiedono di esporsi alla fonte della loro insicurezza. La paura di dover affrontare una certa situazione in futuro può portare all’ansia anticipatoria.

L’ansia anticipatoria è un tipo di ansia caratterizzata da un’espressione cognitiva più che fisiologica (a differenza dell’ansia da prestazione in senso stretto) e prevede sentimenti di apprensione e preoccupazione di fronte a un compito o a una situazione, ad esempio nella sfera lavorativa, personale o sessuale. Un disagio emotivo che viene pensato dalla persona anche molti giorni prima che possa, eventualmente, realizzarsi quella specifica esperienza temuta.

L’ansia da prestazione sessuale maschile

È impossibile essere contemporaneamente estremamente ansiosi e sessualmente eccitati a causa dell’interconnessione tra mente e corpo.

Gli uomini possono apparire sicuri di sé in molti aspetti della vita, essere in grado di risolvere i problemi e gestire le situazioni difficili, eppure possono sentirsi sessualmente vulnerabili e insicuri, il che può avere un grande impatto sulla loro salute mentale e sulle loro relazioni.

Gli uomini con scarsa fiducia in loro stessi e con relazioni affettive significative sono propensi ad accettare convinzioni negative senza alcuna prova che un precedente fallimento si traduca in futuri problemi di prestazioni sessuali.

Una persona che dubita della propria capacità di impegnarsi in una relazione sessuale soddisfacente può erroneamente credere che la sua mancanza di interesse sessuale per una persona attraente, che magari possa piacere ad altre persone, sia indice di un problema in lui, e non di una semplice questione di gusto personale.

Coloro che sperimentano una forte ansia da prestazione e ansia anticipatoria possono diventare così sopraffatti da inibire i propri desideri sessuali; è impossibile provare passione per un incontro credendo che non andrà a buon fine.

Il calo del desiderio sessuale e il distacco dalle relazioni sentimentali possono indurre alcuni uomini, in particolare quelli inesperti o nuovi alla scena degli appuntamenti, a farsi delle domande del tipo : “da chi sono attratto?” …”Con chi mi piacerebbe fare all’amore?”.

Gli uomini che soffrono di questo tipo di ansia hanno più probabilità di sperimentare il fenomeno dello “spectatoring“, essendo troppo concentrati sulle proprie prestazioni e attenti a misurare il proprio successo, come se si vedessero da fuori distaccandosi dalle sensazioni del proprio corpo e quindi preoccupandosi in primis del godimento della/del partner inibendo involontariamente il proprio.

Questo può portare alla difficoltà di fruire del piacere in modo libero durante il rapporto sessuale, poiché eccessivamente preoccupati nel mantenere l’erezione e di durare abbastanza a lungo prima di eiaculare, concentrandosi unicamente sulla prestazione, l’erezione e l’orgasmo.

Le norme sociali possono esacerbare l’ansia da prestazione sessuale negli uomini. L’aspettativa che gli uomini debbano essere sempre pronti, eccitati e in grado di fornire prestazioni sessuali può creare ansia da prestazione sessuale. In questi casi, l’aiuto di un sessuologo psicoterapeuta si fa fondamentale.

Cosa fare in caso di ansia da prestazione sessuale?

L’ansia da prestazione sessuale e l’ansia anticipatoria sono i principali fattori che contribuiscono allo sviluppo di problemi individuali e di coppia legati alla sessualità. Tutti sperimentiamo l’ansia da prestazione sessuale, ma diventa un problema solo quando ci impedisce di godere di un rapporto sessuale soddisfacente per entrambi i partner. L’ansia patologica può essere una sfida sia per gli individui che per le coppie, ma con un aiuto professionale di un sessuologo clinico psicoterapeuta può essere gestita e risolta.

Il numero di sedute necessarie dipenderà da:

  • quanto tempo è presente il problema;
  • dalla frequenza con cui si presenta;
  • dall’impatto sulla vita individuale e di coppia;
  • da ciò che è stato fatto per cercare di risolverlo;
  • dalla motivazione, di entrambi i partner, nell’affrontarlo.

Tutti questi fattori devono essere presi in considerazione. Nel rispetto delle differenze individuali e di coppia di ciascuno, e di tutte le eccezioni, spesso 12 incontri con un sessuologo psicoterapeuta potrebbero essere sufficienti.

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