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Come conservare i farmaci d’estate: i consigli dell’Aifa

15/06/2016

Afa, umidità e sbalzi di temperatura in estate possono mettere a rischio l’integrità e l’efficacia dei farmaci e, di conseguenza, la salute delle persone che dovrebbero assumerli. L’indicazione di rispettare le modalità di conservazione dei medicinali, sempre valida, lo è a maggior ragione nei mesi estivi.

Per assistere i pazienti e per evitare spiacevoli sorprese l’Aifa, l’Agenzia italiana del Farmaco, ha messo a punto una guida per l’estate con semplici consigli:

  • Attieniti alle disposizioni del bugiardino. Se le modalità di conservazione non dovessero essere specificate nel foglio illustrativo, è bene conservare il medicinale in luogo fresco e asciutto, non oltre i 25° C. Se per una o due giornate il farmaco è esposto a temperature superiori, la qualità non viene pregiudicata, ma oltre questo termine la data di scadenza si riduce considerevolmente. Se la temperatura di conservazione è specificatamente indicata, non rispettarla potrebbe addirittura rendere i farmaci dannosi per la salute, in particolare farmaci d’emergenza come antibiotici, farmaci adrenergici, insulina, analgesici, sedativi
  • Non esporre al sole o a temperature elevate farmaci spray. Per trasportarli usa contenitori termici

(Per approfondire leggi qui: Caldo, alcuni farmaci possono aumentare la sensazione di calore)

  • Particolare attenzione ai farmaci per il diabete o le malattie cardiache: un’alterazione di una dose di un farmaco fondamentale, come l’insulina o la nitroglicerina, può essere rischiosa. Piccole modificazioni in farmaci come antiepilettici e anticoagulanti possono fare la differenza
  • Non conservare in luoghi umidi o eccessivamente caldi le strisce per test diagnostici, come ad esempio quelle utilizzate per verificare i livelli di zucchero nel sangue, per la gravidanza o l’ovulazione, poiché sono estremamente sensibili all’umidità

Creme e pomate per il caldo potrebbero entrare in contatto con gli occhi

  • Conserva al fresco e proteggi dagli sbalzi di temperatura farmaci per la tiroide, contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni
  • Se esposti al sole, alcuni farmaci possono causare reazioni da fotosensibilizzazione (fototossiche o fotoallergiche che di solito si manifestano con dermatiti o eczemi, ad esempio). Controlla attentamente le istruzioni per antibiotici (tetracicline, chinolonici), sulfamidici, contraccettivi orali (pillola), antinfiammatori non steroidei (Fans), prometazina (antistaminico)
  • Non utilizzare intorno agli occhi prodotti che con il calore potrebbero entrare a contatto con la superficie oculare (creme o pomate non idonee all’uso oftalmico)

(Per approfondire leggi qui: Diabete, come proteggere dal caldo se stessi e gli strumenti di misurazione)

  • Dopo l’applicazione di gel o cerotti a base di ketoprofene (un farmaco antinfiammatorio non steroideo), evita l’esposizione al sole (anche ai solarium) fino a due settimane dopo il trattamento. Lo stesso consiglio vale in caso di applicazione di creme a base di prometazina, spesso utilizzate per le punture di insetti o allergie cutanee. In caso lava accuratamente la zona interessata, in modo da evitare la comparsa di macchie o di vere e proprie ustioni. Per tutti gli altri medicinali in forma di gel o crema, verifica la compatibilità con l’esposizione al sole.

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