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Influenza, il virus ha già colpito: primo caso a Bologna

13/10/2015

L’influenza è arrivata. Il virus ha colpito una donna ricoverata all’ospedale Sant’Orsola di Bologna nel reparto di Geriatria le cui condizioni sono in miglioramento nonostante l’età. I medici hanno isolato il virus A/H3 “che rientra in una filiera di virus influenzali noti da tempo. La sua caratterizzazione più precisa è attualmente in corso”, spiegano dall’ospedale emiliano.

Il virus dell’influenza ha già colpito con un po’ di anticipo anche rispetto all’apertura del calendario vaccinale. I suoi termini sono stati definiti dal ministero della Salute nella circolare che contiene le raccomandazioni per la stagione influenzale 2015-2016: da metà ottobre fino a fine dicembre.

Il vaccino protegge e rende l’influenza più moderata

Per contenere la diffusione del virus influenzale, ma anche dei virus responsabili di altri disturbi, dal raffreddore alle sindromi para-influenzali, è necessario ricorrere a delle misure di prevenzione. Queste includono norme di comportamento e di igiene personale ma soprattutto il ricorso alla vaccinazione. I vaccini disponibili in Italia, secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità, sono sia trivalenti, con due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e un virus di tipo B, che quadrivalenti con i due di tipo A e anche due virus di tipo B.

(Per approfondire leggi qui: Influenza, ministero della Salute: vaccini e igiene le regole di prevenzione)

«Il vaccino ha una funzione protettiva e anche nei casi in cui la protezione sia sub ottimale, rende l’influenza più moderata. In ogni caso, le campagne di vaccinazione prevedono che sia stimolata l’immunità verso le forme virali prevalenti nell’emisfero australe. In generale l’efficacia dei vaccini anti influenzali può essere diminuita dalla capacità dei virus di modificare il proprio assetto genomico, un’abilità che permette loro di “mascherarsi” e ingannare il sistema immunitario», spiega il dottor Michele Lagioia, direttore sanitario di Presidio dell’ospedale Humanitas.

Vaccinazione importante soprattutto per categorie a rischio: malati cronici e over 65

Tuttavia il rischio che compaiano nuovi virus è ridotto: «Le circostanze in cui si manifesta un virus “nuovo” sono piuttosto rare: negli ultimi anni è successo solo con la comparsa dell’H1N1. Quest’anno i virus influenzali non sono particolarmente aggressivi, ma appaiono clinicamente piuttosto miti, soprattutto se confrontati con la scorsa stagione influenzale, che ha prodotto effetti sulla salute particolarmente pesanti in termini di morbilità e di mortalità».

(Per approfondire leggi qui: Influenza, al via la campagna di vaccinazione)

La vaccinazione resta comunque un’arma fondamentale per proteggere la salute di tutti e in primo luogo delle categorie più a rischio, come le persone anziane, i bambini e chi soffre di malattie croniche. L’auspicio è raggiungere una copertura vaccinale adeguata e migliorare i dati dello scorso anno. Nella stagione influenzale 2014-15, in Italia la copertura vaccinale negli anziani con almeno 65 anni di età è stata inferiore del 49%. Il calo degli ultimi anni ha riguardato tutte le regioni: in Emilia-Romagna, ad esempio, dal 57% del 2013-14 si è passati al 50%. E proprio l’Emilia-Romagna è stata fra le sette regioni in cui, nello scorso anno, si è concentrato l’85% dei casi gravi di influenza, insieme a Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio e Puglia.

(Per approfondire leggi qui: Influenza, per la nuova stagione attesi 4-5 milioni di casi)

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