Stai leggendo Farmaci e caldo, i 20 consigli dell’Aifa su come assumerli e conservarli

Featured

Farmaci e caldo, i 20 consigli dell’Aifa su come assumerli e conservarli

13/08/2015

L’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha stilato una lista di 20 consigli su come assumere e conservare al meglio i farmaci in estate, al caldo.

Sotto il sole dopo aver assunto un farmaco

  • Sulla pelle possono comparire dermatiti o eczemi: sono reazioni da fotosensibilizzazione causate dai farmaci. Il consiglio è di controllare bene le istruzioni in caso di assunzione di antibiotici (tetracicline, chinolonici), sulfamidici, contraccettivi orali (pillola), antinfiammatori non steroidei (Fansa), prometazina (antistaminico).
  • L’esposizione al sole va evitata dopo l’applicazione di gel o cerotti a base di ketoprofene (fino a due settimane dopo il trattamento) o creme a base di prometazina, spesso usate per le punture di insetti o allergie cutanee. Nel caso meglio lavare con cura la zona interessata per evitare la comparsa di macchie o addirittura ustioni. Per tutti gli altri medicinali in forma di gel o crema verificare la compatibilità con l’esposizione al sole.
  • Il caldo può provocare l’abbassamento della pressione anche in soggetti ipertesi, pertanto la terapia dell’ipertensione arteriosa e di altre malattie cardiovascolari potrebbe essere rimodulata dal medico.
  • Intorno agli occhi meglio non utilizzare prodotti che con il calore potrebbero entrare a contatto con gli occhi, ad esempio creme o pomate non idonee all’uso oftalmico.

Il farmaco non ha un bell’aspetto: che fare?

  • Se il farmaco presenta un aspetto diverso dal solito, ad esempio cambia colore o consistenza, è necessario rivolgersi al medico o al farmacista. Tuttavia potrebbe non bastare: l’aspetto non è sempre un valido indicatore. Se si prova qualsiasi malessere nel corso di una terapia farmacologica, contattare il medico: non tutti i farmaci possono avere effetti facilmente correlabili al caldo. (Per approfondire leggi qui: Caldo, alcuni farmaci possono aumentare la sensazione di calore)
  • Se è possibile scegliere, meglio un farmaco in forma solida rispetto a quella liquida più sensibile alle alte temperature.

Farmaci al riparo dalle alte temperature

  • Un luogo fresco e asciutto, sotto i 25°, è il modo migliore per conservare i farmaci (se non ci sono indicazioni precise nel bugiardino)
  • Una o due giornate a temperature superiori a 25°C non pregiudicano l’integrità del farmaco, ma farlo più a lungo avvicina la data di scadenza
  • Anche il freddo eccessivo può alterare i farmaci: non conservarli sotto i 2° C.
  • Fuori casa meglio usare contenitori termici.
  • Usare contenitori adatti al trasporto di farmaci e inserire solo le dosi destinate all’uso quotidiano.
  • Non tenere i farmaci per tante ore al caldo in auto.
  • Chi soffre di patologie croniche come il diabete deve stare molto attento alla conservazione dei farmaci. Particolare attenzione anche con gli antiepilettici, gli anticoagulanti e gli antibiotici. Per quanto riguarda la terapia insulinica, importante mantenere le scorte a temperatura adeguata (quindi usare trasportatori refrigerati) mentre quella in uso corrente deve essere mantenuta a temperatura ambiente ma non sottoposta a temperature elevate, in quanto potrebbe essere denaturata e quindi resa meno efficace, sottolineano i professionisti di Humanitas. (Per approfondire leggi qui: Diabete, le regole per una vacanza sicura).
  • Anche i farmaci in spray vanno protetti dal sole e trasportati in contenitori termici
  • Le strisce per i test diagnostici, come quelle per misurare la glicemia, sono sensibili all’umidità: il reflettometro, ovvero lo strumento che misura la glicemia, ma soprattutto le strisce reattive possono essere danneggiate dalle elevate temperature come anche da temperature troppo basse. (Per approfondire leggi qui: Diabete, come proteggere dal caldo se stessi e gli strumenti di misurazione).
  • Stesso discorso per i farmaci che contengono ormoni: necessario conservali in ambienti freschi e a temperatura costante.

In viaggio, come portare con sé i farmaci

  • Non inserire farmaci diversi in una sola confezione e non mescolarli: si potrebbero avere difficoltà a riconoscere la data di scadenza, la tipologia del medicinale e il dosaggio
  • In auto meglio tenerli nell’abitacolo condizionato e/o in un contenitore termico: il bagagliaio potrebbe surriscaldarsi troppo.
  • In aereo i farmaci vanno messi nel bagaglio a mano: se sono flaconi liquidi di medicinali già aperti, tenerli in posizione verticale. Chi è in terapia con farmaci salvavita deve portare in cabina anche le relative ricette di prescrizione in caso di controllo controllo.
  • Chi deve spedire dei medicinali è meglio che scelga compresse o forme solide.

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita