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Sirchia: integratori alimentari? Meglio un po’ di movimento e una dieta equilibrata

01/10/2002

Di sicuro gli integratori alimentari alimentano un cospicuo giro di affari in Italia e all’estero. Quel che è meno certo è il valore aggiunto che sono in grado di offrire al fisico, specie se debilitato o in situazione di stress. Sull’efficacia di questi prodotti decisamente di largo consumo Humanitas Salute ha interrogaro il ministro della Salute, Girolamo Sirchia. Ecco cosa ci ha risposto.

A che cosa servono gli integratori alimentari?
Un corretto regime alimentare, costituito da una adeguata e varia combinazione di comuni alimenti, é in grado normalmente di soddisfare le esigenze nutrizionali di tutte le fasce della popolazione. E dunque la “razione alimentare” dev’essere strutturata in modo equilibrato in tutte le sue componenti. Per questo motivo non vi sarebbe bisogno di ricorrere agli integratori alimentari.

Tuttavia pare che vi sia un forte sviluppo di tale mercato…
In effetti vi é una forte promozione pubblicitaria di prodotti dietetici, integratori e prodotti “naturali”o “salutistici” non sempre rispondenti a criteri razionali e scientificamente corretti. Tra essi vi sono quelli propagandati “per dimagrire” o “per migliorare le prestazioni sportive”, facendo leva sul desiderio della gente per il recupero della linea o per conseguire una forma fisica ottimale da parte di coloro che praticano sport. Tutto questo può determinare abusi o comportamenti non corretti.

Cosa ritiene si debba fare per “razionalizzare” il mercato di questi prodotti?
L’obiettivo da perseguire é anzitutto quello di una modifica delle abitudini scorrette, sedentarietà compresa, in modo da eliminare tutti i fattori di rischio e seguire uno stile di vita idoneo alla tutela della salute. Con questi comportamenti si può quanto meno “razionalizzare” il ricorso agli integratori alimentari ovvero valutarne meglio la necessità.

Possono esservi “conseguenze” per la salute dall’uso di tali prodotti?
Alcuni prodotti “salutistici” non danno di per sé garanzie di sicurezza d’uso o di effetti favorevoli per l’organismo perché non tutte le sostanze naturali hanno proprietà benefiche. In particolare, gli integratori non devono essere usati per periodi prolungati senza il consiglio del medico. E per bambini, donne in gravidanza e anziani é auspicabile che tale parere si abbia prima del loro utilizzo.

“Vanno di moda” prodotti che potrebbero far perdere peso…
Ai fini della perdita di peso, l’eventuale uso di integratori può avere soltanto una funzione coadiuvante di una dieta ipocalorica. E’ bene pertanto associare alla diminuzione delle calorie l’abbandono di stili di vita sedentari ed incrementare regolarmente l’attività fisica. Inoltre va detto che stati di obesità conclamata richiedono trattamenti di operatori qualificati.

Cosa ne pensa della pubblicità sui questi prodotti? Soprattutto per quelli che fanno dimagrire…
Ricordo il divieto di utilizzare termini volti a quantificare nel tempo il calo di peso, ottenibile con l’uso di prodotti dietetici destinati ad esso. La pubblicità degli integratori deve tenere conto dello stesso divieto.

Quali sono le principali disposizioni che si applicano alla pubblicità degli integratori alimentari?
Gliele preciso: la pubblicità non deve indurre in errore sulle effettive caratteristiche del prodotto; non deve attribuire proprietà terapeutiche né capacità di prevenzione o cura delle malattie; non deve impiegare diciture che affermano o sottintendono che una dieta equilibrata e variata non sia in grado, in genere, di apportare sostanze nutritive in quantità sufficienti. Inoltre non deve far credere che la sicurezza e l’efficacia del prodotto sia dovuta al fatto che si tratta di sostanze naturali. Anche la pubblicità su Internet dev’essere conforme ai criteri enunciati. E infine preciso che gli assessori regionali alla Sanità sono stati interessati dal ministero della Salute per eseguire controlli sulla pubblicità dei prodotti in questione al fine di una loro eventuale segnalazione all’Autorità garante.

A cura di Raffaele Bernardini

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