Stai leggendo Come riconoscere la “vera” influenza

Stagioni

Come riconoscere la “vera” influenza

16/01/2006

Una guida per distinguere l’influenza dalle sindromi para influenzali, molto diffuse in questo periodo, e per curarle nel modo giusto.

Il picco influenzale è alle porte, ma decine di migliaia di italiani sono già costretti a letto a causa di febbre alta, disturbi gastrointestinali, bronchite. Ma se non è influenza, di cosa si tratta? I virus che circolano in questo periodo sono di tipo parainfluenzale e provocano quella che viene chiamata ‘similinfluenza o finta influenza’.
Vediamo allora come distinguere l’una dall’altra e come curarle nel modo più opportuno con un esperto del settore, il dott. Fabrizio Pregliasco, ricercatore all’Istituto di Virologia dell’Università degli Studi di Milano e Specialista in Medicina Preventiva.

Come possiamo capire quando si tratta di influenza vera e propria?
“Non è facile fare distinzioni sicure, ma in linea di massima l’influenza si distingue dagli altri virus parainfluenzali perché si manifesta contemporaneamente con tre tipologie di sintomi: febbre, che insorge in modo improvviso e raggiunge picchi elevati; malessere generale con sensazione di ‘ossa rotte’ e dolori muscolari; sintomi respiratori come tosse, mal di gola, congestione del naso.
Se questi tre sintomi si manifestano contemporaneamente, si può ipotizzare che si tratti di virus influenzali. In generale la malattia si risolve in modo spontaneo nell’arco di tre-sei giorni, anche se la sensazione di prostrazione che l’accompagna può mantenersi fino a dieci-quindici giorni”.

Come si manifesta, invece, la ‘similinfluenza’?
“La ‘similinfluenza’ ha la caratteristica di manifestarsi in modo meno brusco rispetto all’influenza e solo con una tipica sintomatologia che non è sistemica. Ecco allora, per esempio, che il Rhinovirus, che provoca il raffreddore, causa sintomi solo di tipo respiratorio come la congestione nasale e il mal di gola. Invece il virus che provoca la febbre, l’Adenovirus, porta solo un innalzamento della temperatura corporea e nel giro di due giorni se ne va. Ancora, i diversi virus che provocano disturbi e scariche gastrointestinali sono limitati a questo solo apparato.
Quando, quindi, i sintomi sono localizzati e non sistemici e quando non sono presenti in contemporanea le tre tipologie di manifestazioni descritte sopra per riconoscere l’influenza, ci si indirizza verso l’indicazione di ‘similinfluenza’. In questi ultimi anni il nostro organismo è diventato un bersaglio facile per questo tipo di malattie parainfluenzali perché i virus ci trovano spesso impreparati a causa degli sbalzi di temperatura improvvisi che indeboliscono il nostro organismo che, così, non è in grado di reagire efficacemente al cambiamento”.

Come si curano l’una e l’altra?
“I farmaci comunemente più usati per la cura dell’influenza servono ad alleviare i sintomi della malattia (come gli antipiretici a base di paracetamolo, l’aspirina, i sedativi della tosse, i decongestionanti nasalie quant’altro), ma non guariscono dalla malattia. E’ utile, invece, il trattamento con medicinali antivirali specifici. In Italia si trovano in commercio preparati a base di zanamivir che funzionano solo per debellare l’influenza e sono efficaci se vengono somministrati entro due giorni dall’esordio della malattia. L’arma più efficace per contrastare l’influenza resta, in ogni caso, la vaccinazione.
Nel caso della ‘similinfluenza’, invece, è inutile la somministrazione di farmaci antivirali specifici per la cura dell’influenza e anche la vaccinazione non protegge da questo tipo di virus. Restano, invece, un valido aiuto i medicinali che alleviano i sintomi”.

E gli antibiotici non servono?
“In entrambi i casi, sia che si tratti di influenza, sia che si tratti di virus parainfluenzali, l’autosomministrazione degli antibiotici risulta inutile. Questi, infatti, agiscono contro i batteri e non servono a sconfiggere i virus (che sono di origine virale) a meno che non vi siano coinfezioni batteriche. Solo il medico, quindi, è in grado di valutare l’eventualità di una loro somministrazione”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita