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Influenza: un pericolo chiamato Panama

15/10/2002

Panama: così si chiama la nuova influenza. Più forte dell’anno scorso e più aggressiva se confrontata allo stesso fenomeno negli ultimi 5 anni. Si stima che costringerà a letto il doppio delle persone colpite nella stagione passata. Il Sistema di Sorveglianza epidemiologica e virologica è già stato allertato e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, dal 21 ottobre avrà l’obiettivo è di raccogliere i dati dai medici sentinella, per tenere sotto controllo la distribuzione geografiche dell’influenza.

Quali sono le caratteristiche principali di Panama?
Febbre alta, tosse, raffreddore che si manifesteranno in maniera violenta. Questi saranno i principali sintomi di Panama che si prevede colpirà in modo particolare l’apparato respiratorio.

Consigli pratici per prevenire l’influenza?
Sono da evitare, quando è possibile, i luoghi dove vi è una maggior concentrazione di persone da evitare, quando possibile. Il virus si diffonde infatti passando velocemente da persona a persona. Perciò in metropolitane e mezzi pubblici si verifica una larga diffusione del contagio. Ma anche ristoranti, cinema, teatri e discoteche sono luoghi a rischio. Inoltre evitare sbalzi di temperatura passando da ambienti eccessivamente riscaldati a luoghi troppo freddi. Indossare un abbigliamento a strati che consenta di potersi spogliare in ambienti caldi.

A chi si consiglia il vaccino?
Considerato lo strumento più valido per la prevenzione primaria dell’influenza, è particolarmente consigliato a persone che hanno un sistema immunitario debole o compromesso, in particolare anziani, malati cronici di patologie cardiache, polmonari e reumatiche, chi soffre di insufficienza renale, diabete e gli immunodepressi. Il vaccino tutela queste persone soprattutto dalle complicanze dell’influenza che possono essere pericolose. Tuttavia la vaccinazione può essere effettuata da tutti coloro che godono di buona salute e indipendentemente dall’età desiderano evitare la malattia. La vaccinazione è molto utile per chi vive in comunità o svolge attività assistenziali, come per esempio il volontariato.

In cosa consiste?
Si tratta di un vaccino trivalente, cioè capace di proteggerci da tre ceppi: A/Mosca/10/99 e A/Nuova Caledonia/20/99, già presenti l’anno scorso e dal nuovo ceppo B/Hong Kong/330/01. Il tempo indicato per la vaccinazione è il periodo precedente l’epidemia, ossia da metà ottobre alla fine di novembre. Va iniettato nel muscolo e di norma si sceglie il deltoide e prima di entrare in funzione devono passare circa 10/15 giorni. Non ci si può vaccinare in caso di presenza di febbre o di allergia alle proteine dell’uovo. Non vi è controindicazione per le donne in stato di gravidanza e durante l’allattamento.

Il vaccino permette di evitare il contagio?
Il vantaggio della vaccinazione consiste nel fatto che nell’80% dei casi evita la malattia, mentre nel 20% permette una manifestazione meno forte.

Quali terapie funzioneranno per combattere l’influenza?
Il consiglio è uno solo: evitare di ricorrere agli antibiotici, se non vi sono coinezioni. Il virus deve fare il suo percorso prima di essere debellato, sono utili gli antifebbrili e i mucolitici. Tuttavia le medicine alleviano solo i sintomi, per questo motivo non bisogna abusarne.

Mangiare agrumi, kiwi e alimenti con vitamina C può aiutare?
Una dieta leggera e ricca di frutta favorisce il decorso della malattia. Per ultimo se si ha la sfortuna di essere colpiti dall’influenza è bene stare a riposo a casa ed evitare quindi di essere veicolo di contagio per gli altri.

Vaccinazione antinfluenzale

CHI DEVE VACCINARSI
– chi a più di 65 anni
– adulti o bambini affetti da particolari malattie
– addetti a servizi pubblici
– personale di assistenza o familiari di soggetti ad alto rischio
QUANDO VACCINARSI
– Periodo ottimale: metà ottobre fino alla fine di novembre
TIPI DI VACCINO
– intero virus inattivati
– a subunità antigeni di superficie
– split frammenti purificati
– adiuvato subunità o split potenziati
DOSAGGIO
Una sola dose per gli adulti
Bambini da 6 a 35 mesi: ½ dose ripetuta dopo 4 settimane
Da 3 a 12 anni: 1 dose ripetuta dopo 4 settimane
Oltre i 12 anni: 1 dose
COME CONSERVARLO
In frigorifero (2°/8°) nel reparto frutta. Toglierlo 15 minuti prima dell’iniezione
COME SOMMINISTRARLO
Nel muscolo del braccio, il deltoide. Nella zona antero-laterale della coscia nel caso di bambini e lattanti. Agitare prima dell’uso
CONTROINDICAZIONI
Per chi è allergico alle proteine dell’uovo
No se in presenza di febbre
EFFETTI COLLATERALI
Dolore muscolare, eritema nella zona di iniezione, malessere e febbre

A cura di Lucia Giaculli

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