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Ferie, istruzioni per l’uso

06/07/2006

Riempite le borse, chiuse a fatica le valigie, tra pinne, maschere, creme da sole, scarponcini da trekking e macchine fotografiche qualcuno si appresta a partire per le sospirate vacanze. Spesso non pensando ad alcuni piccoli accorgimenti che in caso di emergenza possono fare la differenza. Per esempio? Una scatola di cerotti, una pomata per una puntura di insetto, una benda per una contusione. Oggetti così utili e importanti per partire veramente al completo ed evitare il panico nei momenti del bisogno.

La valigetta pronto soccorso
Il dott. Stefano Ottolini, responsabile del Pronto Soccorso di Humanitas, conferma questa tesi e suggerisce di partire premuniti iniziando per esempio ad organizzarsi con una vera e propria mini-farmacia da viaggio. Importante quindi non dimenticare: garze sterili, bende di varie altezze, benda elastica; cerotti medicati di varie misure; rotolo di cerotto; mercurocromo e disinfettante; forbici; pinzetta; siringhe; borsa del ghiaccio; antinfiammatorio; collirio; stick o pomate per punture di insetti; termometro.

Da sapere
Preparato il “kit pronto soccorso” ci sono poi alcune accortezze da sapere, per esempio: è vero che alcuni farmaci possono scatenare allergie a contatto con il sole?
“In linea di massima i farmaci che possono dare problemi di allergie sono alcuni antibiotici come le tetracicline, gli antidepressivi quali la fluoxetina, gli antinfiammatori tra cui quelli a base di naprossene e diclofenac. Verificare quindi sul foglietto illustrativo se c’è scritto ‘fototossico’ o ‘fotosensibilizzante’. Inoltre, è bene non riporli mai in valigia, ma nel bagaglio a mano, in questo modo si evitano gli shock termici di stive troppo calde o fredde come quelle di aerei o navi, oppure il caldo eccessivo del bagagliaio dell’auto, la valigetta dei farmaci non deve stare a temperatura superiore ai 30 gradi. E’ poi utile eliminare il batuffolo di cotone presente a volte nelle confezioni di compresse, perché trattiene l’umidità. Infine, nel caso compriate farmaci senza prescrizione del medico è opportuno fare riferimento alla competenza del farmacista di turno per chiedere le eventuali e ulteriori informazioni sul loro corretto utilizzo”.

Il libretto sanitario
Tutto ciò potrebbe anche sembrare esagerato, ma la prudenza e la prevenzione non sono mai troppe, tant’è che i consigli pre-partenza non si esauriscono certo con la farmacia da viaggio. “Dopo aver preparato tutto l’occorrente per un pronto soccorso fai da te – prosegue il dott. Ottolini – in vacanza è sempre bene avere con sé il libretto sanitario, utile per poter accedere alle cure con il Servizio Sanitario Nazionale. Chi soffre di particolari malattie inoltre deve portare anche in vacanza un certificato del suo medico, dov’è riportata la diagnosi della malattia, le cure in corso e quelle da effettuare in caso di emergenza. E’ utile poi una scorta adeguata dei farmaci che vengono abitualmente presi e le ricette preparate dal proprio medico di famiglia, relative sempre a questi medicinali. Il certificato con la relazione relativa alla propria malattia e l’elenco dei farmaci che vengono assunti sono utili quando ci si deve rivolgere alla guardia medica, oppure al pronto soccorso, dal momento che si tratta di specialisti che non conoscono la storia medica del paziente”.

Le guardie mediche e il pronto soccorso
Quando non si può fare riferimento al proprio medico di cura, che ruolo coprono le guardie mediche presenti nei luoghi di villeggiatura? “Per dare un’idea, la guardia medica turistica è la versione in vacanza del proprio medico di famiglia: va bene quindi per piccoli disturbi, per la compilazione di ricette mediche, per rilasciare certificati medici nel caso in cui il malessere richiede un ritardo nel rientro al lavoro e, in caso di emergenza, può richiedere il ricovero in ospedale. La guardia medica turistica è presente in pressoché tutte le località turistiche ed è un servizio il più delle volte organizzato dalle Asl locali. L’ambulatorio è simile come struttura a quello del proprio medico in città. Ha però degli orari particolari: di solito è aperto solamente poche ore al giorno e mai durante le ore notturne. In genere però all’ingresso, oltre agli orari, sono indicati anche i numeri telefonici per le emergenze, i numeri delle ambulanze e i recapiti degli ospedali più vicini.
Le prestazioni si pagano. I costi variano a seconda delle regioni, ma in genere non superano i 15-20 euro per una visita ambulatoriale. Alcune categorie sono esenti, ma anche in questo caso è bene informarsi, dal momento che ogni regione ha regole diverse per quanto riguarda la sanità”.
Quando invece risulta più opportuno cercare un pronto soccorso? “E’ la soluzione ideale quando il disturbo di salute è più grave. E’ il caso ad esempio di un morso di vipera, oppure della puntura di un animale marino, che richiedono cure più impegnative”.
Il pronto soccorso in vacanza funziona esattamente come quello in città. L’unico problema è che non tutte le località di vacanza hanno un ospedale e quindi un pronto soccorso. In caso di emergenza in ogni caso il trasporto da un luogo all’altro viene effettuato dal 118, nelle regioni dov’è attivo, oppure da un servizio di ambulanze come ad esempio le diverse Croci di Pubblica Assistenza presenti su tutto il territorio. Nel caso delle isole, poi, il trasporto dei casi urgenti viene effettuato via mare o con l’elicottero.

Il 118
E’ il numero di servizio pubblico di pronto intervento che fornisce una risposta adeguata in caso di urgenza ed emergenza. Coordinato da un medico rianimatore è attivo 24 ore su 24 in tutto il territorio italiano.

Quando chiamare il 118:
– in caso di gravi malori
– in caso di incidente stradale, domestico, sportivo, sul lavoro in vacanza
– in caso di ricovero d’urgenza
– in caso di ogni situazione certa oppure presunta di pericolo di vita

Quando non chiamare il 118:
– per richiesta di un’autoambulanza non urgente, chiamare l’ospedale più vicino
– per richiesta di prestazioni del proprio medico di famiglia o della guardia medica
– per consulenze medico specialistiche
– per informazioni di natura sanitaria

Di Cristina Florio

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