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Stagioni

Combattere l’influenza a tavola

14/01/2003

Alimenti ricchi di vitamina C, antiossidanti, pasti leggeri e molti liquidi: il cibo può aiutare a guarire più velocemente dai mali di stagione.

Per aumentare le difese dell’organismo contro febbre alta, tosse e dolori alle ossa e proteggersi dall’influenza e dai malanni di stagione, ma anche per rimettersi più in fretta dopo i giorni a letto, oltre che sui farmaci e le cure prescritte dal medico, si può contare sulla giusta alimentazione.

Ecco cosa scegliere
“Per affilare le armi contro virus e batteri – dice il dottor Fabrizio Pregliasco, ricercatore all’Università di Milano – l’ideale è dare ampio spazio a tavola a peperoni (ricchi di vitamina C che ha un forte potere antinfiammatorio), broccoli (contengono beta carotene che rafforza le cellule e allontana i malanni), carote, zucche e pomodori che con i loro carotenoidi aumentano le difese dell’organismo”.
Difese più forti sono garantite anche con gli antiossidanti che si trovano nelle prugne fresche (non secche!), nei mirtilli, nelle more, nel cavolo a foglie verdi e negli spinaci. Infine non bisogna scordarsi di bere molta acqua, che idrata le mucose respiratorie e le rende più resistenti all’attacco dei germi.

Utili anche i rimedi antichi
Se la prevenzione non basta, e febbre alta, raffreddore e stanchezza non lasciano scampo, un’ottima soluzione è il brodo di pollo. “Secondo una recente ricerca pubblicata sul British Medical Journal e di cui si è parlato parecchio – continua il dottor Pregliasco – questo rimedio d’altri tempi contiene sostanze che possono stimolare gli anticorpi e che quindi possono aiutare a guarire prima”.
Per preparalo, si al pollo intero, alle cosce o ai fusi, ma anche al petto, che cuoce più velocemente.

Da evitare in caso di tosse
Se il problema invece è la tosse, attenzione ai latticini (latte, yogurt e formaggi), perché contengono sostanze che favoriscono la produzione di muco facendo aumentare il catarro. Per questo quando si ha la tosse è meglio evitarli per una settimana. In questi casi occhio anche alle bevande fredde che irritano le vie aeree favorendo la tosse: meglio preferire quelle calde (come il tè o le tisane) che con il loro tepore permettono di fluidificare il catarro. Esattamente come un pizzico di peperoncino, da aggiungere alla pasta o alle verdure quando ci si sente un po’ meglio.

Preferire pasti leggeri
“Se si è vittima di malanni di stagione diversi dall’influenza, che causano vomito e diarrea – spiega il dott. Maurizio Tommasini, responsabile della Medicina Generale ed Epatologia di Humanitas – è meglio stare leggeri per 1-2 giorni. L’importante è reidratarsi consumando brodo di pollo (che tra l’altro contiene proteine facilmente assimilabili che aiutano a rimettersi) e bevande calde, come il tè verde (ricco di antiossidanti). Per reintegrare i liquidi persi, si anche all’acqua e alle spremute”. Meglio, invece, evitare le bevande zuccherate che hanno un’azione diuretica e che quindi possono paradossalmente far disidratare ancora di più.

Appena si sta un po’ meglio
Quando ci si rimette un po’, si possono portare in tavola pasta e fagioli o pasta con le verdure, scegliendo preferibilmente pasta integrale. I carboidrati della pasta danno subito energia e le fibre contenute nelle verdure aiutano la flora batterica intestinale buona (che ci protegge da virus e batteri “cattivi”) a crescere.

A cura di Silvia Rosselli

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