Stai leggendo Arriva l’ora legale: rischi per la salute?

Stagioni

Arriva l’ora legale: rischi per la salute?

27/03/2013

E’ arrivata l’ora legale e nel weekend abbiamo dormito un’ora in meno. Un fatto che può avere un influsso negativo sulle nostre giornate e sulla nostra salute? Ne parliamo con i professionisti di Humanitas.

 

L’arrivo della primavera porta con sé anche il ritorno all’ora legale, che quest’anno ci accompagnerà dal 31 marzo al 27 ottobre. Abbiamo dormito dunque un’ora in meno ma, ci rassicurano i professionisti di Humanitas, questo da un punto di vista scientifico ha una valenza relativa: il nostro organismo infatti non ne risente. Occorre però fare alcune precisazioni circa l’importanza del sonno, anche rispetto all’arrivo dell’ora legale.

Il sonno è strettamente correlato allo stato di benessere e la qualità del sonno dipende fortemente dallo stile di vita. Dormire bene o male ricade su come ci si sente e si affronta la giornata, così come il modo di vivere influenza quello di dormire.

Che cosa accade se di dorme male?

Il sonno ha una forte influenza sul nostro benessere, se non dormiamo bene durante il giorno ne risentiremo. Il sonno non è un aspetto passivo della nostra salute, ma fortemente attivo: è il momento del riposo e della ricarica del nostro corpo e della nostra mente. Se si dorme meno una tantum, il giorno dopo ci si sentirà più stanchi e assonnati rispetto al solito, ma non succede nulla al nostro organismo. Il cronicizzarsi di questa situazione invece può comportare alcuni problemi.

Quanto abbiamo bisogno di dormire?

Le classiche otto ore sono consigliate, ma è anche vero che il range varia da persona a persona: ci sono persone alle quali sono sufficienti cinque ore di sonno. In generale poi i bambini hanno bisogno di più ore di sonno e man mano che l’età avanza si tende a dormire meno. Più che alla quantità però, dovremmo prestare attenzione a come ci sentiamo il giorno dopo. Se una volta svegli, non si è stanchi, non si avvertono colpi di sonno, non si ha la tendenza al cosiddetto “abbiocco” appena ci si trova in un ambiente favorente, la situazione è sotto controllo; viceversa, si accende un campanello d’allarme.

Nessun problema con l’ora legale quindi?

Dormire un’ora in meno non crea squilibri al nostro organismo. Ma devono stare attente le persone che tendono a dormire poco: se non vanno a letto un’ora prima, alle già poche ore se ne toglie un’altra e questo potrebbe influire sul loro benessere giornaliero. Il nostro corpo ha una grande capacità di adattamento, per cui la maggior parte delle persone non risente affatto di questo cambiamento di orario. Occorre sottolineare invece che, con l’ora legale, beneficiamo di un’ora di luce in più, con grandi vantaggi per la nostra salute e il nostro benessere.

La qualità del nostro dormire ha qualche legame con la Sindrome delle apnee notturne?

La stanchezza e il dormire male sono tra i sintomi principali della Sindrome delle apnee notturne oltre a russamento, tendenza alla sonnolenza diurna. Questi sintomi sono spie preziose per l’individuazione di questa condizione clinica che merita attenzione e che spesso si associa a sovrappeso, dislipidemia e ipertensione.

Come lo stile di vita influisce sulla qualità del sonno?

Sarebbe bene evitare alcuni comportamenti che possono inficiare su un riposo sereno. Alla sera bisognerebbe astenersi dal consumare bevande come tè, caffè, coca cola, che hanno un effetto eccitante appunto su molte persone, con conseguente fatica a prendere sonno. Anche fumare o assumere sostanze da abuso alla sera può inficiare sull’addormentarsi, così come l’alcol. Un’altra cosa da tener presente è svolgere attività fisica ad intensità vigorosa dopo cena: alcune persone ne risentono, tendono a rimanere svegli e a ritardare il sonno. Il regolare esercizio fisico svolto a intensità adeguata alla persona è fondamentale per migliorare lo stato di salute, anche dopo cena una bella camminata va benissimo, ma se si vuole fare di più, correre, sollevare pesi, ecc. meglio farlo durante la giornata. Meglio poi evitare cene pesanti e cariche di grassi e sarebbe opportuno lasciar passare due-tre ore tra la cena e l’andare a letto. Queste attenzioni sono generiche e non è detto valgano per tutti allo stesso modo, è dunque importante ascoltarsi, imparare a conoscersi e rivolgersi al proprio medico in caso di necessità.

 

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita