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Come ricaricare il sistema immunitario

22/04/2012

Alimentazione, esercizio fisico e buon sonno: da sempre le regole d’oro per avere un sistema imminitario efficiente. Ma sono sempre valide? E come ci si prepara nel migliore dei modi al cambio di stagione?

Dieta sana ed equilibrata, flora batterica in forma, sole, almeno 8 ore di sonno, esercizio moderato (poco, ma spesso) e meno stress. Sono questi i sei consigli d’oro elencati dalla rivista internazionale New Scientist per ricaricare le batterie al sistema immunitario. Niente di rivoluzionario o sorprendente perché seguire uno stile di vita sano contribuisce a mantenere in forma l’intero organismo. Ma rispettare queste regole, che tutte le nonne da sempre raccomandano, ha davvero effetti sul sistema immunitario? Ed ha senso utilizzarle prima di un cambio di stagione? Lo chiediamo a Enrico Brunetta, Immunologo clinico in Humanitas.

Dottor Brunetta, queste “regole della nonna” hanno davvero effetti sul sistema immunitario?
“Possiamo dire che non sono nuove o rivoluzionarie, ma qualche fondamento scientifico ce l’hanno. Si tratta effettivamente di uno stile di vita che tutte le nostre nonne ci consigliavano di seguire e che ora siamo in grado di confermare a livello scientifico con strumenti molecolari, soprattutto per il sonno, l’attività fisica e lo stress”.

Quindi, dormire almeno 8 ore a notte, poco esercizio, ma spesso, e riduzione dello stress?
“Sì. Partiamo dal sonno. E’ noto come normalmente si verifichi una oscillazione degli ormoni durante le varie fasi della giornata secondo il cosiddetto ‘ritmo circadiano’. Alcuni studi, però, hanno evidenziato come alcune particolari molecole (come, per esempio, TNF-alfa e l’interleuchina-1) calino durante il sonno. Queste molecole sono note per avere un effetto pro-infiammatorio dal punto di vista immunologico, per cui dormendo meno i livelli di queste molecole pro-infiammatorie aumentano. Riposare, quindi, fa bene, ma non dormire non significa che faccia sicuramente ammalare. Lo stesso vale per l’attività fisica. E’ stato dimostrato da diversi studi che un movimento moderato, che non superi i 90 minuti, fa bene all’organismo e rinforza il sistema immunitario. Oltre questa soglia (per esempio a livello agonistico) provoca, invece, immunosoppressione, ovvero un ‘indebolimento’ del sistema immunitario. Infine, anche il consiglio di ridurre lo stress riprende un fenomeno che è noto soprattutto per le malattie autoimmuni (come il lupus), dove si vedono ricadute durante periodi di tensione dovuti a lutti, incidenti, eccetera. Le conoscenze scientifiche attuali evidenziano come in effetti esista un’interazione tra le molecole del sistema nervoso e alcuni recettori che sono stati da poco trovati sulle cellule del sistema immunitario”.

Per quanto riguarda il cibo e la flora batterica in forma?
“Direi che il consiglio di una dieta varia ed equilibrata è sempre valido, ma per avere ripercussioni negative sul sistema immunitario si dovrebbe arrivare ad una carenza di cibo (malnutrizione) che è difficile immaginare oggigiorno in condizioni normali”.

Il sole, invece, è importante?
“Questo è un punto rilevante perché entra in gioco anche la vitamina D, che non solo ha un ruolo sul metabolismo osseo, ma è anche un mediatore immunologico, come è stato dimostrato recentemente, che regola la funzione delle cellule del sistema immunitario. Un po’ di sole, quindi, fa bene, soprattutto nel Nord Italia dove ne vediamo poco durante l’anno per motivi climatici”.

Seguendo tutte queste regole, quindi, rinforziamo il sistema immunitario?
“Sì e no, nel senso che seguire uno stile di vita sano ed equilibrato mantiene in forma in generale l’intero organismo (soprattutto dal punto di vista cardiovascolare), ma il sistema immunitario nello specifico è un insieme complesso di attori e non significa che saltando una di questa regole ci si ammali realmente di più o di meno. Se una persona è sana, il sistema immunitario è in grado di compensare anche qualche sregolatezza”.

Ricaricare le difese prima di un cambio di stagione ha senso?
“Il cambio di stagione e l’arrivo della primavera, in realtà, non hanno grossa incidenza sul sistema immunitario, che è in grado di autoregolarsi di fronte a eventi esterni, grazie ai milioni di anni di evoluzione alle spalle. Se siamo sani, non c’è motivo di preoccuparsi di ricaricarlo”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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