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Vacanze in salute, le regole d’oro

22/07/2008

Qualche prezioso consiglio da non dimenticare mai, per trascorrere le ferie in tranquillità e fronteggiare eventuali emergenze.

Cosa sarebbe l’estate senza vacanze? Il periodo delle sospirate ferie si avvicina, ma ogni viaggio ha una sua caratteristica peculiare che porta con sé accorgimenti da tener presente per evitare momenti sgradevoli in caso di incidenti o emergenze. Il dott. Stefano Ottolini, specialista del Pronto Soccorso di Humanitas, ci dà delle linee guida per una corretta educazione sanitaria, fondamentale perché la vacanza non si trasformi in un incubo.

Secondo un sondaggio condotto dall’istituto di ricerca Demoskopea i viaggiatori italiani si dimostrano sempre più attenti ai rischi connessi alla salute quando programmano un viaggio. Dopo vestiti e biancheria intima, l’87% degli intervistati (500 italiani tra i 18 e i 65 anni) si preoccupa di quali farmaci mettere in valigia, e sono le donne la maggioranza dei viaggiatori più responsabili, che si informano sulla propria destinazione e che non dimenticano i farmaci indispensabili per la partenza. Gli italiani sono “turisti non per caso” ma indipendenti nella scelta dei farmaci: infatti, solo il 33% degli intervistati si confronta con il proprio medico di famiglia prima del viaggio e solo il 15% chiede consiglio al farmacista.

Dott. Ottolini, qual è il ruolo del medico di medicina generale nei confronti del turista che si appresta a programmare una vacanza?
“Il medico di Medicina Generale può fornire un valido aiuto nel pianificare il viaggio del proprio assistito, soprattutto se la meta è rappresentata da luoghi esotici e lontani. I consigli verteranno principalmente su quanto è necessario fare prima di partire e soprattutto su quali farmaci portare con sé. In primo luogo il medico di famiglia si preoccuperà di valutare lo stato di salute della persona e la sua eventuale ed abituale terapia assunta, in secondo luogo di portare un kit di “primo soccorso” contenente quanto necessario a fronteggiare gli eventuali imprevisti che si dovessero verificare. Non solo è importante sapere cosa portare con sé, è altrettanto fondamentale sapere come e quando utilizzare i vari farmaci. Non ultimo i consigli sullo stile di vita da adottare: attenzione all’aria condizionata per gli sbalzi termici, bere acqua solo da bottiglie chiuse, proteggersi da insetti e zanzare, esporsi correttamente al sole, idratarsi adeguatamente, evitare cibi crudi presi per strada, rispettare il Paese ospitante e la sua popolazione. Oramai su internet tutto questo può essere facilmente trovato da chiunque e senza particolari sforzi, ma credo che il consiglio e la supervisione specifica e soprattutto personalizzata che il proprio medico di famiglia può fornire, siano insostituibili”.

Che cosa dovrebbe fare un viaggiatore responsabile che si appresta a programmare un viaggio?
“Programmare il viaggio consapevolmente: più lontani e disagevoli saranno i luoghi che andremo a visitare, più il viaggio dovrà essere preparato e pianificato anche da un punto di vista sanitario. Mi riferisco non solo a compilare un corretto e completo elenco di farmaci e presidi da portare con sé, in quantità sufficiente a coprire le eventuali necessità, ma anche a porre particolare attenzione alle indicazioni sanitarie relative a quei luoghi: eventuali vaccinazioni necessarie o consigliate, indicazioni particolari, avvertenze, consigli di chi magari in quei luoghi ci è già stato. In tutto questo ritengo che il consiglio, l’aiuto o la supervisione del proprio medico di famiglia possa essere fondamentale. Infine sarebbe opportuno verificare il tipo di copertura sanitaria di cui potremo usufruire all’estero in caso di bisogno, provvedendo per tempo o a richiedere il mod. E111 (assistenza sanitaria nell’Unione Europea) alla propria ASL o stipulando una eventuale polizza assicurativa che copra gli eventuali rischi e bisogni”.

Quanto e in che modo può incidere l’attenzione alla salute nella programmazione di un viaggio?
“Una malattia improvvisa, un incidente anche piccolo ma non adeguatamente trattato, possono essere causa non solo di una vacanza rovinata, ma, in alcuni casi particolarmente seri ed impegnativi, anche di rientro anticipato dalle proprie vacanze”.

Quando si rientra da un viaggio, in particolare da zone “esotiche”, se insorge febbre o fenomeni di diarrea cronica, qual è il comportamento corretto da adottare?
“Senza indugio rivolgersi al proprio medico di famiglia, che saprà valutare il caso ed indicare il percorso diagnostico e terapeutico più appropriato sulla base del quadro clinico presentato dal soggetto, anche in considerazione dei potenziali rischi di aver contratto particolari forme morbose a seconda del Paese visitato”.

A cura di Cristina Florio

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