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Benessere

Massoterapia: in quali casi è indicata?

24/06/2019

Pare che il massaggio terapeutico dei muscoli fosse pratica conosciuta già nell’antica Grecia e che Ippocrate lo praticasse per alleviare i dolori che si accompagnavano all’avanzare dell’età. Arrivata fino a noi, quella che oggi chiamiamo massoterapia è una pratica volta a eliminare le contratture e a ripristinare il normale tono muscolare svolgendo un’azione lenitiva nei confronti del dolore. Per conoscerla nei suoi particolari ne abbiamo parlato con il dottor Matteo Martignoni, fisiatra in Humanitas Medical Care Arese e Lainate.

 

Trattamento mirato

«La massoterapia è una tecnica fisioterapica riabilitativa che consiste nel trattamento di un segmento corporeo finalizzato a ridurre la contrattura muscolare e recuperare il normale tono della muscolatura a questo livello –spiega Martignoni. Nel trattamento si applicano tecniche di terapia manuale basate sul massaggio. È importante precisare che non esistono limiti di età per i pazienti. Il trattamento massoterapico è indicato per la cura delle patologie muscolari legate a un aspetto prevalentemente tensivo, contrattuale oppure posturale». Chi si occupa di massoterapia effettua una serie di manipolazioni al fine di decontrarre la muscolatura, migliorare ossigenazione e drenaggio, tonificare e agire sulle articolazioni infiammate.

I benefici della massoterapia

Come spesso accade, i benefici di una buona condizione fisica hanno ripercussioni sul benessere generale della persona e la massoterapia non sfugge a questa regola. «La massoterapia consente il recupero del tono muscolare che il paziente aveva, la normale mobilità del segmento in sofferenza e, quindi, la riduzione del dolore -continua Martignoni. Attenuando i dolori e allentando la tensione muscolare, questa pratica determina un effetto generale di rilassamento anche a livello psichico. Da notare che questi benefici presentano il pregio di essere cumulativi; questo significa che, nell’arco del percorso riabilitativo, si ha una progressiva riduzione dello stato di tensione e del dolore e, nel lungo termine, un recupero della normale funzione e la risoluzione del dolore. Naturalmente ogni persona rappresenta un caso diverso, quindi la posologia varia in base al quadro clinico del paziente e si calibra nel corso del trattamento stesso».

 

Una terapia non esclusiva

Alla massoterapia si possono associare diverse terapie per il recupero della motilità articolare e del tono muscolare, che possono essere trattamenti di tipo prevalentemente manuale, quindi fisioterapia e manipolazioni, oppure terapie iniettive-infiltrative, come la mesoterapia dove si utilizza un farmaco per ridurre lo stato muscolo-tensivo e il dolore, o ancora terapie fisiche, come la tecarterapia, basata sul trasferimento del calore e che può coadiuvare efficacemente. Generalmente priva di controindicazioni, la massoterapia è sconsigliabile unicamente in presenza di fratture. Nessuna paura neanche se, dopo la prima seduta, il dolore persiste: «Il fatto che al primo massaggio si possa stare peggio è soggettivo –conclude Martignoni. Questo dipende dalla sensibilità del paziente e del fisioterapista: se il trattamento è troppo invasivo, può provocare una riacutizzazione del dolore, ma questo fatto non rappresenta, in ogni caso, una controindicazione».

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