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Bellezza

Via le rughe con la pelle artificiale?

13/05/2016

Rughe “distese” e borse sotto gli occhi “sgonfiate”? È il risultato dei test realizzati con la “seconda pelle” creata nei laboratori del Massachusetts Institute of Technology di Boston (Stati Uniti). I ricercatori del MIT hanno messo a punto una pelle artificiale in polimeri a base di silicone in grado di dare alla pelle un tono (momentaneamente) migliore.

La “seconda pelle” si presenta come uno strato sottilissimo e invisibile che, secondo i ricercatori, può fare da barriera, migliorare l’aspetto estetico e potenzialmente essere usata per somministrare dei farmaci nella terapia di alcune malattie della pelle come l’eczema; tre caratteristiche che secondo i ricercatori la rendono ideale per l’uomo.

Testato anche l’effetto anti-disidratazione della pelle artificiale

I risultati dei test condotti dal MIT sono stati illustrati in un articolo pubblicato su Nature Materials. La tecnologia uscita dalle stanze dei ricercatori è stata chiamata XPL. Lo strato si forma alla fine di un processo in due fasi: prima si spalma sulla pelle una crema che contiene i polimeri, poi una seconda lozione con un “catalizzatore” che induce la creazione di una pellicola che resta sulla pelle fino a 24 ore. La pelle artificiale mima le proprietà della pelle naturale e giovane, la sua elasticità e le sue proprietà meccaniche. Protegge anche dai raggi ultravioletti e rallenta la disidratazione della pelle.

(Per approfondire leggi qui: Botulino, i consigli del prof. Klinger)

I ricercatori hanno testato questa tecnologia su alcuni volontari, nessuno dei quali ha lamentato irritazioni. In un primo test la pelle artificiale è stata applicata sotto il margine della palpebra inferiore, laddove si formano le borse. Applicando il materiale, lo strato di pelle ha beneficiato di una forza compressiva che l’ha irrigidita rendendola più tesa. L’effetto è durato per circa 24 ore.

In altri test la “seconda pelle” è stata applicata sull’avambraccio per testarne l’elasticità e per prevenire la disidratazione nella pelle secca. Due ore dopo l’applicazione pelle trattata con XPL aveva trattenuto più acqua.

“Seconda pelle” molto più simile a un trattamento cosmetico che rigenerante

«La chirurgia plastica non è l’unica possibilità per combattere rughe e cedimenti: anche la medicina estetica e la cosmetica forniscono utili aiuti che permettono a donne e uomini di tutte le età di scegliere la strada migliore in termini di effetto, durata e spesa per migliorare il proprio aspetto. Ben venga, quindi, una soluzione come quella studiata dal MIT che crea sulla pelle una specie di pellicola in grado di migliorare la compattezza e la tenuta dei tessuti, attenuando la flaccidità e riducendo le borse sotto gli occhi», spiega il professor Marco Klinger, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia plastica dell’ospedale Humanitas.

(Per approfondire leggi qui: Chirurgia plastica, è voglia di naturalezza per lui e lei)

«Personalmente però – aggiunge – invito (come sempre a fronte di rimedi e dispositivi nuovi, per i quali non è ancora disponibile un ampio follow up) alla massima cautela. Tutto ciò che viene applicato sulla cute può dar luogo a processi di sensibilizzazione e pertanto va innanzitutto testato da ogni soggetto su una piccola area. Ancora, i principi alla base di questa crema non sembrano in grado di attivare nei tessuti una rigenerazione in grado di aumentare l’elasticità. Per quanto efficace, quindi, questa “seconda pelle” assomiglia più a un trucco che a un trattamento rigenerante e come tale va scelto e applicato».

 

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Foto: Melanie Gonick/MIT

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