Rughe e cedimenti addio, ma senza ricorrere alla chirurgia plastica estetica. È il sogno di molti, oggi forse un po’ più realistico grazie agli allineatori invisibili. Strumenti nati per l’ortodonzia (si tratta di mascherine mobili totalmente personalizzate, che raddrizzano progressivamente i denti), gli allineatori sono sempre più utilizzati per contrastare gli effetti del tempo sul viso.
Abbiamo chiesto a Marco Klinger, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica all’Istituto Clinico Humanitas, se e in che modo questi dispositivi possono essere utilizzati per ridurre i segni dell’età.
«Gli allineatori invisibili hanno l’effetto di “riprogrammare” la muscolatura del volto, costringendola a lavorare in modo corretto. L’effetto è quello di aumentare il trofismo dei muscoli e di conseguenza il tono dei tessuti. In questo modo si contrasta, anche se ovviamente solo in parte, il progressivo cedimento e “scivolamento” verso il basso».
In quali casi è utile ricorrere agli allineatori invisibili?
«Un maggior tono dei tessuti del volto è sempre utile a fini estetici, innanzitutto. Per entrare un po’ più nello specifico, si può ricorrere alle mascherine quando si vuole, senza ricorrere alla chirurgia, migliorare la regione delle guance e degli zigomi, che tendono progressivamente a svuotarsi e a scivolare verso il basso, per effetto della forza di gravità».
È una strada alternativa alla chirurgia anti-age?
«Gli effetti non sono sovrapponibili, ma le mascherine sono utili sia a scopo preventivo, perché lavorare sui muscoli del viso significa contrastarne il progressivo “allungamento”, sia per amplificare l’effetto ringiovanimento dopo un intervento anti-age».
Un esempio concreto?
«Il minilifting è l’intervento con cui si riposizionano i tessuti del viso, eliminando i cedimenti causati dall’età. In questo modo si riportano indietro le lancette dell’orologio, ma ovviamente il tempo continua a passare. Dopo la chirurgia, ricorrere agli allineatori invisibili significa ridurre e rallentare i segni del progressivo invecchiamento dei tessuti, un processo fisiologico che nessuna operazione può eliminare».
Perché è importante contrastare il progressivo allungamento del viso?
«Con l’età, i volumi di guance e zigomi tendono ad assottigliarsi e a spostarsi verso il basso. Questo conferisce al volto una forma allungata, o comunque lo allontana dalla rotondità tipica dell’infanzia e della giovinezza. Contrastare questo cambiamento significa evitare una delle tipiche stigmate dell’età avanzata».
Le mascherine non sono quindi utilizzate per raddrizzare i denti…
«In questi casi no, anche se ovviamente si possono ottenere due effetti estetici contemporaneamente: raddrizzare i denti e migliorare il tono dei tessuti del volto. Tempi e modi della terapia con le mascherine invisibili vengono stabiliti da un ortodonzista esperto della materia. Io da anni collaboro con il dottor Maurizio Rosmarini, tra i massimi esperti italiani del settore e ideatore del portale di riferimento zero-20-32.com. Nel mio libro pubblicato a ottobre da Sperling & Kupfer, “La chirurgia plastica in 600 risposte”, Rosmarini ha firmato il capitolo “Ringiovanire con l’ortodonzia biodinamica».
|
Risposte del professor Marco Klinger responsabile di Chirurgia Plastica in Humanitas docente dell’Università degli Studi di Milano |
![]() |
Chirurgia plastica, articoli correlati
- Chirurgia estetica, quali gli interventi più gettonati?
- Lifting senza bisturi, i dubbi del chirurgo
- La chirurgia estetica aiuta a diventare sé stessi

