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Bellezza

Lifting senza bisturi, i dubbi del chirurgo

02/03/2015

Il lifting senza bisturi è il sogno di tutti quelli che vorrebbero un viso più giovane e più fresco ottenendo il risultato senza pagare il prezzo di incisioni, cicatrici, lividi e gonfiori.

Ecco perché cresce l’interesse e la richiesta di “lifting senza bisturi”, ovvero di ringiovanimento ottenuto senza chirurgia, ma impiantando fili (ce ne sono di diversi tipi e materiali) nel viso. Come funzionano? Fatti passare in alcune parti del viso, soprattutto per sollevare guance e zigomi, in modo da contrastare la naturale caduta dei tessuti, i fili risollevano quello che la forza di gravità, inesorabilmente, ha fatto e fa scivolare verso il basso. A questo effetto di trazione se ne associa un altro, riconducibile in particolare ai fili con maggiori capacità biostimolanti: le sostanze di cui sono composti inducono le cellule del derma, i fibroblasti, a produrre collagene ed elastina, in grado di aumentare la tonicità e la compattezza dei tessuti.

Ma i fili sono efficaci? Insomma, il sogno può diventare realtà? Lo abbiamo chiesto al professor Marco Klinger, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica all’Istituto Clinico Humanitas.

«Il trend degli ultimi anni – premette il professor Klinger – è verso ritocchi sempre meno invasivi, con una convalescenza sempre più breve, anzi se possibile inesistente. Ma io personalmente non sono un sostenitore della soluzione fili, anche se alcuni miei colleghi li utilizzano».

Una riserva che nasce innanzitutto dalla valutazione dell’effetto. «Nel 70% dei casi – dice ancora l’esperto – il risultato migliore e più duraturo si ottiene riposizionando i tessuti molli del viso, un’operazione che può avvenire solo chirurgicamente, ricorrendo a lifting e minilifting».

Interventi estetici, “tirar su” la pelle non basta

Insomma, “tirar su” la pelle non basta, anche perché poi c’è il problema di cosa fare del tessuto di rivestimento in eccesso. «Quando si sceglie un lifting o un minilifting si riposizionano i tessuti muscolari e si elimina la cute in eccesso, quella che dà al viso l’aspetto sfiorito e cascante. Ma quando si utilizzano i fili – fa notare il professor Klinger – questa pelle “in più” non può che creare una piega, sempre e comunque innaturale e antiestetica, anche quando si trova tra i capelli».

Infine, la durata dell’effetto di ringiovanimento data dai fili è al massimo di 12-24 mesi, niente a che vedere con i risultati di un lifting o di un minilifting. «Si arriva ai 10 anni, anche se specifico sempre ai miei pazienti che questo non vuol dire che il viso rimane così, senza cambiare, per 10 anni. E tanto meno che allo scadere di questo tempo il tutto sia soggetto a un crollo. Il processo di invecchiamento è inarrestabile, ovviamente, ma le lancette del tempo in chi si è sottoposto a un intervento chirurgico di ringiovanimento riprendono a girare da un altro punto di partenza, quello di 7-10 anni fa. In più, dopo un lifting o un minilifting i tessuti sono più compatti e per questo invecchiano in modo diverso».

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